Killeraggio su sito porno, la vittima è capo Protezione Civile Spoleto – Esclusivo - Tuttoggi.info

Killeraggio su sito porno, la vittima è capo Protezione Civile Spoleto – Esclusivo

Redazione

Killeraggio su sito porno, la vittima è capo Protezione Civile Spoleto – Esclusivo

Dom, 31/07/2011 - 09:23

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Carlo Ceraso
E’ il capo della Protezione Civile di Spoleto, la dottoressa Stefania Fabiani, la vittima del “killer” che, prese alcune foto dal profilo facebook della funzionaria, le ha pubblicate su un sito porno per escort. Facendo passare così la stimata responsabile della prociv per una squillo. L’annuncio, inequivocabile, era accompagnato anche dal telefono di servizio della donna (in dotazione dal municipio di Spoleto) e dall’indirizzo della sua abitazione. La Fabiani, all’oscuro di tutto, fece l’amara scoperta dopo qualche giorno quando ricevette alcune ‘strane’ telefonate e addirittura un paio di mail di dubbio gusto.
La denuncia – alla polizia, alla quale si è rivolta la malcapitata, svolgere l’inchiesta, coordinata dalla procura della repubblica di Spoleto. La funzionaria ipotizza da subito che il terribile gesto possa esser stato realizzato dalla mano di qualcuno che gravita intorno alla Protezione civile. Il suo sospetto trova una prima, clamorosa, conferma poche settimane fa quando, a seguito di una rogatoria internazionale, la polizia romena, dov’è posizionato il server del sito per escort, fornisce agli investigatori l’ip del computer da cui è stato inserito l’annuncio.
La svolta – per gli agenti della Polizia postale di Perugia diventa una scherzo risalire al numero di telefono da cui è stato fatto il collegamento. Utenza che appartiene al titolare di un noto studio cittadino nel quale lavorano alcuni professionisti. Il titolare, stando a quanto trapela, risulta estraneo alla vicenda. L’attenzione degli investigatori si è quindi spostata sui suoi collaboratori, uno dei quali apparterrebbe (il condizionale è d’obbligo) al Gruppo comunale Spoleto della Protezione civile, associazione di volontariato che vanta una ottantina di uomini. Per mesi la vittima, per non rovinare le indagini, ha fatto finta di nulla, costretta a subire anche alcune battute e battutine da parte di qualche volontario che indubbiamente sapeva dello squallido ‘scherzo’.
Ruggine nella Prociv – in effetti da qualche tempo si registra più di una frizione fra il Gruppo e il vertice della Prociv. Forse perché i volontari non digeriscono molto di esser coordinati da una donna. Eppure la Fabiani vanta ormai una esperienza sul campo di tutto rispetto, come conferma anche la stima che ha saputo conquistare fra le istituzioni locali e regionali, non escluse le forze dell’ordine (l’ultimo comandante dei carabinieri, nel lasciare l’incarico, ha voluto pubblicamente ringraziarla per la professionalità e la passione con cui conduce il suo lavoro). Lo testimoniano i successi nelle operazioni di ricerca dispersi come in quelle di soccorso per calamità naturali. Riconoscimenti che hanno superato anche i confini regionali dal momento che la Fabiani gode della fiducia dei dirigenti di Via Ulpiano come di quelli dell’Ingv.
Fuori dal Gruppo – la vicenda rischia comunque di avere qualche ripercussione anche in città. “Sono esterrefatto di questa notizia – dice a TO® il coordinatore del GC Spoleto, Angelo Gelmetti – alla dottoressa Fabiani va la nostra solidarietà e, se occorre, la nostra massima collaborazione. Il fatto è gravissimo, spero davvero che non si tratti di un nostro uomo. In caso contrario il Consiglio adotterà ogni decisione relativa, a cominciare dall’eventuale sospensione dal Gruppo fino alla espulsione”. Incalzato sui problemi fra le due strutture, Gelmetti ammette che vi sono dei problemi “di natura squisitamente professionale, legati a decisioni che, secondo alcuni di noi, a volte non sarebbero proprio di competenza della Prociv. Ma quando si tratta di lavorare si lavora tutti”. Al sindaco Daniele Benedetti, che ha mantenuto la delega in materia, risolvere la problematica che potrebbe compromettere l’efficienza della stessa struttura, ritenuta fra le più efficienti in Umbria.
Indagini in rosa – ironia della sorte a condurre le indagini sono tutte donne. Dal sostituto procuratore Federico Albano alla dirigente del commissariato di Spoleto, il vicequestore Francesca Peppicelli, al capo della polizia postale di Perugia, il vicequestore Annalisa Lillini.
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