“Catturate 2 calzini”: presa la cagnetta che ha conquistato il cuore di Spoleto. L'ordine della temibile Slos. C’è voluto un 'cecchino' - FOTO - Tuttoggi.info

“Catturate 2 calzini”: presa la cagnetta che ha conquistato il cuore di Spoleto. L'ordine della temibile Slos. C’è voluto un 'cecchino' – FOTO

Redazione

“Catturate 2 calzini”: presa la cagnetta che ha conquistato il cuore di Spoleto. L'ordine della temibile Slos. C’è voluto un 'cecchino' – FOTO

Gio, 03/11/2011 - 17:54

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C’è la crisi, tutto precipita e quindi è il momento delle decisioni forti e dure, senza tentennamenti. A Spoleto, tra i tanti, c’è il gravissimo problema della cagnetta Due Calzini (come l'hanno ribattezzata i passanti) che da mesi circola e si nasconde nel verde della rotatoria di Spoleto Nord, scorrazzando di quando in quando tra i vari incroci per passare da una aiuola all’altra. O meglio circolava, perché oggi, dopo mesi di appostamenti ed esche varie, è stata catturata. Con una operazione che, a leggere le carte, sembrava degna della cattura di Rambo. Manco fosse la n. 1 dei latitanti del Viminale. Pochi i fortunati che in questi mesi hanno potuto avvicinare la bestiola, chi non c’era riuscito proprio, fino ad oggi, è stato il servizio veterinario dell’Asl3 che ha tentato anche con una gabbia di catturarla. Per il “suo bene”, s’intende e quello degli automobilisti in transito. Ma Due calzini non è animale da sottovalutare: alla gabbia neanche si è avvicinata. Ahi voglia a metterci bistecche e leccornie. Anche perché lei poteva contare sul cibo degli abitanti della zona che ormai l’avevano per così dire adottata. Insomma, Due Calzini – Asl3: 1-0 e palla al centro. Tiè!
E così quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare. Di ieri l’ordinanza pubblicata all’Albo Pretorio dalla temibile SLOS, la direzione Sviluppo Locale Sostenibile, che solo a pronunciarla fa venire in mente la Stasi o il Kgb, palazzoni di periferie grigie dove si annidano nei sotterranei drammatiche prigioni per torturare spie, con inflessibili agenti in abito scuro e con occhiali da sole (per il sintomatico mistero, ovviamente). La Slos emana così una ordinanza, ma è meglio definirlo “editto bulgaro”, con cui si dettano le direttive per far terminare lo scandalo della cagnetta che sta ridicolizzando la specie umana. Leggiamola: “Oggetto: Cattura cane presso rotatoria Spoleto Nord. Responsabile del procedimento: Antonella Quondam Girolamo….VISTA la nota dell’ASL3 del 06/10/2011 con la quale si richiede apposita ordinanza sindacale per la cattura di un cane presso la rotatoria all’uscita Spoleto nord; PRESO ATTO che il veterinario afferma che in numerosi tentativi posti in atto fino ad oggi non hanno portato alla cattura dell’animale; CONSIDERATO che il cane in oggetto rappresenta un pericolo, sia per la propria incolumità che per quella delle persone… si ritiene necessario emanare con urgenza apposita ordinanza per la cattura del randagio… ORDINA al servizio veterinario della Asl 3 di catturare con qualsiasi mezzo, privilegiando metodi incruenti, il cane; al Corpo di Polizia Municipale di Spoleto, di coadiuvare le operazioni di cattura provvedendo a risolvere eventuali problematiche legate al traffico presso la rotatoria”.
Dunque “catturare con tutti i mezzi, privilegiando metodi incruenti…”: quindi si poteva stare abbastanza sicuri che il napalm non sarebbe stato usato, per quanto qualche “bomba intelligente” sganciata da un Drone telecomandato, avrebbe accorciato i tempi. Per non prestare il fianco a possibili nuove subdole fughe, i responsabili avevano da qualche giorno approntato una nuova gabbia, più grande della precedente, tecnologicamente avanzata: insomma l’arma finale di questa terribile storia. Il prezioso e costoso strumento ormai conosciuto dai cittadini come “Lu gabbione”, faceva bella mostra di sé proprio nel punto in cui Due Calzini transitava più spesso. Neanche a dirlo, la vispa cagnolina ci girava intorno. Acc…, porc… putt…, devono aver esclamato alla Asl. Tanto da far pensare, a sentire quelli dell’MI5, confermato dai colleghi del Mossad, che Due Calzini altro non fosse che il temibile capo del CCOIONI (Comitato Combattente Operativo Interventista Ossi Nuovi e Intonsi), di cui l’avanguardia terribile sarebbe incarnata nel grande “4Pedalini”, sovrano indiscusso dei boschi della Vallocchia.

La leggenda della cagnolina, di cui aveva per prima parlato Tuttoggi.info (clicca qui), continuava così ad alimentare fantasie e travasi di bile.
Fino a questa mattina, quando dalla più potente Asl3 di Foligno (dotata nientepopodimeno che di fucile per sparare l’anestetico; a Spoleto al massimo pare abbiano una fionda) è arrivato il ‘cecchino’. La zona era presidiata, come da ordini supremi della Slos, dalla Polizia Municipale così da tagliare ogni via di fuga alla feroce belva. Acquisito al mirino il bersaglio, l'uomo ha aperto il fuoco. Due calzini ha provato una qualche resistenza ma, alla fine, è crollata mezza addormentata. Uomo armato – Cane randagio 1 a 0, e cane al canile!

La notizia si è presto sparsa in città, tanto che alcuni degli abitanti della zona hanno già fatto visita alla bestiola. “E’ ancora troppo irrequieta per poter essere affidata ad una famiglia” dice una fonte della Asl spoletina “se tutto andrà per il verso migliore contiamo che fra 1 o 2 settimane potremmo dare il nulla osta per l’adozione”. Intanto il mito di Due calzini continua. C'è chi giura che i fedelissimi del CCOIONI possano tentare anche una incursione notturna per liberarla.

(Carlo Vantaggioli)
© Riproduzione riservata

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