Francesco Calvani, attualmente studente presso il Conservatorio di Musica di Perugia nella classe di Saxofono del M°Fulvio Falleri, approda nella sfera della didattica musicale con “Jazz Exercises for a New Language” pubblicato da Hyperprism/Edizioni, sotto la direzione artistica del M°Fernando Sulpizi.
E’ la sua prima composizione, una raccolta di esercizi didattici, rivolta a chiunque volesse sperimentare e approfondire il linguaggio jazzistico. Unanime la critica specializzata verso questo testo rivolto a tutti i musicisti di indirizzo non solo jazzistico; vengono riproposte delle elaborazioni sia melodiche che armoniche delle Goldberg e di altri lavori di J.S.Bach.
Da evidenziare l’introduzione al testo del pianista Andrea Bacchetti, ormai diventato un’icona mondiale del pianismo contemporaneo e straordinario interprete del repertorio bachiano.
Dice Bacchetti: “E’ difficile incontrare un così giovane musicista, sassofonista, così profondo ed appassionato conoscitore di Bach. Veramente: Le invenzioni, le Variazioni Goldberg! E lo si sente, lo si percepisce nella sue innovative e molteplici forme di espressione. Il Maestro Berio, mi diceva sempre, fin da quando ero un bambino, che tutta la musica nasce da Bach. La sua polifonia “senza tempo” ci ha illuminato tutti.
E Francesco, questo lo ha capito subito, con entusiasmo, intelligenza, grande chiarezza d’intenti, voglia di cercare, di crescere. Consapevole che anche la Musica è un “crescendo in continuo”. Il Sax è una strumento più prevalentemente utilizzato dal jazz, rispetto alla classica. Io trovo che questo grande interesse bachiano gli consenta di costruire, di esprimere, soluzioni fraseologiche nuove, bellissime, fresche con una propria originalità che vede lontano già alla sua giovane età; al di fuori degli schemi tradizionali.
Una sorta di sregolatezza che è poi la regola più importante, quella che lascia spazio alla creatività, alla fantasia, all’immaginazione a soluzioni originali ed inaspettate. Un Musicista eclettico sotto ogni punto di vista.”
Presentazione al volume a cura del direttore del Conservatorio di Musica di Perugia Stefano Bracci, introduzione a cura di Fulvio Falleri.