Dopo la dura missiva del Pd di Assisi, arriva la replica del resto della maggioranza: "Presa di posizione inaccettabile, si obbliga il sindaco a una scelta forzata: torniamo a dialogare"
A ventiquattr’ore dalla missiva del Pd di Assisi che chiede un rinnovamento nello slancio amministrativo della giunta e anticipa un possibile appoggio esterno con il ritiro di due assessori, dopo qualche criptico status su Facebook e commenti altrettanto criptici, arriva finalmente la risposta delle altre tre forze di maggioranza, spezzando un silenzio che diventava assordante.
Come già quelli del Pd, anche i toni della replica non sono granché concilianti. Al momento il sindaco Stefania Proietti ha scelto di non rispondere pubblicamente ai rimbrotti del secondo alleato di governo e non è chiaro se si sia fatta sentire riservatamente con il direttivo dem, ma intanto nero su bianco, Assisi Civica e Assisi Domani (che rispondono direttamente alla prima cittadina) e Movimento 5 Stelle fanno sapere di ritenere quella del direttivo piddino “Una presa di posizione inaccettabile”, con cui “si pretende di obbligare il sindaco a una scelta forzata indicando addirittura con nomi e cognomi” (la segretaria Claudia Ciombolini o il capogruppo Paolo Lupattelli. pena il ritiro dei due assessori attualmente in giunta e l’appoggio esterno), con “un’uscita infelice per i modi e i contenuti e ancora più incomprensibile anche alla luce di quanto sta avvenendo a livello nazionale e locale dove si ragiona e si lavora per costruire ‘campi larghi’”.
“Se si continua con questo atteggiamento da parte di un partito della nostra coalizione saremo costretti a ricordare ai cittadini come il Pd abbia rifiutato diverse ipotesi di ricomposizione della giunta restando su posizioni rigide senza affatto dimostrare la decantata ‘disponibilità e apertura’ e scaricando sul sindaco (non certo per la prima volta) tutto il peso della tenuta dell’intera coalizione”, le parole delle altre tre forze di maggioranza, anche se il finale è un appello affinché “cessi la politica degli ultimatum e si faccia strada un confronto serio e leale per continuare a realizzare i progetti che sono nel nostro programma di coalizione, progetti che hanno ricevuto il grande consenso dei cittadini e delle cittadine di Assisi alle ultime elezioni”. Il tutto senza dimenticare “i grandi appuntamenti che ci aspettano”, ossia gli ottocentenari, il turismo e il giubileo, eventi per cui “c’è bisogno – concludono Assisi Domani, Assisi Civica e M5S – non di rivendicazioni di parte, ma di grande lealtà e coesione per il bene della Città stessa”.
Non bastassero i problemi interni, anche l’opposizione maramaldeggia e cannoneggia: nel giro di poche ore, ieri, oltre a brindare “all’immobilismo da noi denunciato per anni e ora certificato anche da Pd”, ha duramente protestato contro l’assessore Fabrizio Leggio del M5S, ‘colpevole’ di aver approvato, da albergatore, una tassa di soggiorno ‘punitiva’ nei confronti di una categoria concorrente. Pazienza se la giunta ha poi fatto un passo indietro dopo le proteste, i consiglieri di minoranza hanno presentato una mozione di sfiducia chiedendone le dimissioni. Al momento la maggioranza è concentrata sulle sue ‘beghe’ e di Leggio si parlerà, forse, domani. Dopotutto, domani è un altro giorno…