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Vus, su contratti e mancata nomina del direttore sindacati scatenati contro la dirigenza dell'azienda

Redazione

Vus, su contratti e mancata nomina del direttore sindacati scatenati contro la dirigenza dell'azienda

Mar, 28/02/2012 - 09:14

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Sindacati sul piede di guerra su due temi vitali per la gestione della Vus Spa, i contratti dei lavoratori del comparto, e la mancata nomina di presidente e direttore generale della società. Non è un mistero che sulla questione nomine si sta giocando una partita pesante in termini di geopolitica e di potere per l'area Foligno- Spoleto. E la presa di posizione sui contratti è essa stessa un aspetto della contesa.

“Le Segreterie territoriali FILCTEM, FEMCA e UILCEM congiuntamente alle RSA – recita una nota delle OO.SS.- denunciano per l’ennesima volta il comportamento della Valle Umbra Servizi che in violazione alle modalità previste dal ccnl di settore Gas-Acqua e di quanto previsto per le relazioni industriali, ha interrotto le trattative con le OO.SS.
Dobbiamo purtroppo costatare l’inadeguatezza della Amministrazione della VUS e della Direzione del personale che ancora una volta con fare pretestuoso rinunciano ad un reale confronto e si trincerano dietro posizioni totalmente infondate. A dimostrazione di tale incapacità gestionale le numerose vertenze intraprese dal lavoratori negli ultimi tempi.
Chiediamo ancora una volta ai Sindaci di dotare la VUS di figure realmente rappresentative e dotate di deleghe che siano in grado di gestire e condividere le problematiche di un’azienda che senza una reale guida è ormai da troppo tempo alla deriva.
Nel frattempo chiediamo:
• l’immediato riconoscimento economico e contrattuale a tutti quei dipendenti che da tempo l’azienda ha dichiarato ufficialmente meritevoli di inquadramenti superiori: ciò a decorrere dal 1° luglio 2011;
• l’immediata formalizzazione delle mansioni superiori riconosciute ad alcuni dipendenti dalla Amministrazione VUS che sembrerebbero tra l’altro già deliberate;
• l’immediata ripresa del tavolo delle trattative per tutte quelle posizioni proposte dalle RSA e riconducibili alle nuove declaratorie previste dall’art. 18 del CCNL, che l’azienda rifiuta inspiegabilmente di applicare.
In caso contrario ci vedremo costretti, nostro malgrado, a mettere in atto tutte le azioni a tutela dei diritti dei lavoratori, compreso il ricorso in sede legale.”

Di pari intensità la nota della Fp-Cgil, a firma del segretario Ivano Fumanti, sulla mancata nomina delle figura apicali della società.

“La gatta frettolosa ha fatto i gattini ciechi. Cosa o chi impedisce le nomine del Presidente e del Direttore Generale? Un conto è far propri i detti popolari riconoscendone il valore dato da annose esperienze, altro conto è quando si assiste ad un siparietto che rischia di compromettere le aziende (VUS SpA), le lavoratrici ed i lavoratori che vi prestano servizio, i cittadini che di quel servizio usufruiscono.

Che dire, infatti, della mancata nomina del Presidente (carica vacante da fine agosto 2011), o della nomina di un Direttore Generale per il quale si è aperta una selezione dal 30 settembre 2011?

La VUS è una SpA i cui azionisti sono gli Enti Locali quindi, è bene ricordarlo, è pubblica: la politica, che dovrebbe perseguire gli interessi della collettività e non personalismi fini a sé stessi, vecchi/inutili campanilismi o interessi di bottega, è chiamata ad intervenire positivamente e mettere fine ad uno spettacolo che non si merita il territorio della cosiddetta Area Vasta.

Cosa o chi impedisce le nomine del Presidente e del Direttore Generale? Perché rinviare tali scelte a maggio/giugno p.v. e “ingessare” pertanto la VUS SpA? A chi giova?

Non per associarci alle polemiche che, più o meno strumentali, in questi giorni si sono sollevate sugli organi di stampa locali, ma altre dovrebbero essere le questioni che si impongono e che pretenderebbero attenzione: a partire dal rilancio dello sviluppo del territorio dal punto di vista economico, produttivo, occupazionale e della difesa di uno Stato Sociale sempre più messo in discussione.

La situazione attuale impone alla politica delle scelte precise (che guarda caso in questo territorio è sempre più difficile intraprendere) a tutela ed a garanzia dei servizi pubblici e di chi questi servizi è chiamato a garantire.”

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