UN CONSIGLIO COMUNALE APERTO A FOLIGNO PER DISCUTERE DEL DECRETO GELMINI (FOTO) - Tuttoggi.info

UN CONSIGLIO COMUNALE APERTO A FOLIGNO PER DISCUTERE DEL DECRETO GELMINI (FOTO)

Redazione

UN CONSIGLIO COMUNALE APERTO A FOLIGNO PER DISCUTERE DEL DECRETO GELMINI (FOTO)

Gio, 13/11/2008 - 23:20

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Consiglio Comunale aperto per Foligno, che oggi, nella sala delle assemblee, ha ospitato un vasto numero di rappresentanti del mondo della scuola. Insegnanti, alunni e genitori presenti per confermare il loro no alla riforma Gelmini. Proprio in vista della protesta generale che si terrà domani a Roma, anche la piccola realtà cittadina ha voluto urlare e ribadire nella sede comunale tutte le preoccupazioni che i cambiamenti preannunciati provocano negli animi di tutti coloro che vivono la scuola.

Dopo il preambolo del sindaco intorno a tutta la questione e dopo essersi schierato in prima persona fra coloro che si dissociano dai provvedimenti presi dal Ministro della Pubblica Istruzione, hanno preso la parola alcuni portavoce di associazioni e comitati.

Prima a parlare la rappresentante degli studenti, Emma Tramontana che ha dichiarato la negatività di alcuni cambiamenti, che porteranno ad un'inevitabile mancanza di opportunità e speranza per i giovani: “ci viene prospettata una scuola che diventerà inevitabilmente sempre più scadente che non potrà più essere alla base di una buona formazione degli uomini di domani. Tagli alla ricerca, tagli agli insegnanti, tagli sui tempi. Rivendichiamo il diritto alla cultura, il diritto di poter avere un futuro e di poter sognare. Chiediamo al comune – ha concluso la ragazza – di appoggiarci in questa lotta e di essere presente nella protesta di domani”.

Parole incisive anche quella di Anna Arseni, portavoce del comitato dei genitori. “Nessuno – ha detto – può arrogarsi il diritto di distruggere e non riformare la scuola. Nelle decisioni non c'è stato nessun confronto, è stata tutta una manovra economica. E' scandaloso che in uno stato di democrazia non ci sia stato un punto d'ascolto, siamo stati costretti a ricorrere alla protesta. E' deludente dover difendere dei diritti democratici affermati con fatica nel tempo. Non ci sentiamo ascoltati né considerati. Quello che chiediamo è l'abrogazione della legge, che colpisce duramente la scuola primaria, che di fatto non ne aveva bisogno perché funzionale. C'è uno stravolgimento del senso del tempo pieno. Vogliono farci credere che sarà aumentato, ma in realtà non ci danno garanzie. Rischia di diventare un parcheggio per i nostri figli. Se diminuiscono gli insegnanti, chi si prenderà cura di loro in maniera altrettanto attenta? La diminuzioni di insegnanti e orari come potrà rispondere adeguatamente alle esigenze dei bambini con difficoltà o semplicemente più lenti? C'è stata mancanza di comunicazione – ha concluso la signora Arseni – e quello che chiediamo è una nuova riforma che tenga conto dell'aspetto didattico, pedagogico, che premi le eccellenze e faccia attenzione a definire le cose che sono superflue”.

Anche le forze politiche si sono esposte. Un rappresentante dell'Italia dei Valori, il signor Piselli, ha fatto presente che si stanno muovendo per raccogliere le firme per un referendum che abroghi la legge.

L'opposizione di fatto dissente dalle proteste che continuano ad essere fatte, chiedendo motivazioni per l'avversione alla legge e soprattutto cercando delle proposte sostitutive ai provvedimenti presi. Quella di oggi è stata comunque un'occasione di confronto importante, sia per la civiltà dei toni, sia per l'inevitabile stimolo d'elaborazione che ha offerto a tutti.Intanto si attende la giornata di domani che con ogni probabilità riaccenderà forte l'attenzione su un problema sentito da tanti e forse potrà riaprire anche una finestra di dialogo. Al di là di ogni ideologia politica e filosofica, non si può negare che la scuola rappresenti uno degli strumenti cardine dell'emancipazione e che alla base di ogni provvedimento che preannunci dei cambiamenti per questa fondamentale struttura, si debba anteporre a tutto la qualità di un servizio.

(Valentina Ballarani)


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