“Il servizio di radioterapia all'ospedale di Spoleto è ufficialmente partito dal 20 ottobre”. L'annuncio lo ha dato il direttore generale dell'Asl 3, la dottoressa Gigliola Rosignoli, a pochi giorni di distanza delle polemiche politiche emerse sul servizio. Nei giorni scorsi, infatti, il capogruppo di An in consiglio regionale Franco Zaffini aveva presentato un'interrogazione per chiedere lumi sui ritardi nella radioterapia a Spoleto. E la Asl 3 replica con i fatti e con la cronistoria.Con il contratto stipulato il 6 ottobre 2005, la presa in consegna dell'area e dei lavori il 22 maggio, l'inaugurazione degli spazi il 21 dicembre, la richiesta di nuovo personale alla regione a febbraio 2007, poi la configurazione degli incarichi, il collaudo del macchinario, le prove prima sui manichini e poi sui primi pazienti ed ora il termine della fase sperimentale. “La radioterapia – ha spiegato la Rosignoli – è una struttura complessa e dopo il collaudo ci vogliono almeno 6 – 8 mesi: è il tempo standard per mettere in funzione questo tipo di macchina”.Un'apparecchiatura complessa e molto costosa, tanto che l'Asl 3 ha fatto un leasing di 850mila euro l'anno circa per dieci anni. Il costo finale del macchinario è infatti di 10 milioni di euro. Senza contare il personale medico e paramedico necessario. Nel 2008 la spesa complessiva per medici ed operatori sarà di 350 – 400mila euro. La Regione ha infatti autorizzato in tempi molto brevi dei bandi per le assunzioni e l'Asl 3 ha potuto assumere in tutto otto persone per gestire questo servizio: un coordinatore, due medici radioterapisti, un fisico a tempo pieno, due infermieri professionali e due operatori socio-sanitari.
(sa.fra.)