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Su Ikea il Pd chiede un Consiglio comunale aperto

Redazione

Su Ikea il Pd chiede un Consiglio comunale aperto

Le posizioni dei partiti sul progetto di Collestrada approdato in Comune
Mar, 11/09/2018 - 10:09

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Nessun pregiudizio nei confronti di Ikea a Perugia, ma il Pd chiede che sul progetto per l’ampliamento del centro commerciale di Collestrada si tenga un Consiglio comunale aperto. Questa la posizione del Partito democratico dopo l’illustrazione in Commissione consiliare dell’atteso progetto da parte di Eurocommercial.


In Comune avviato l’iter per Ikea a Perugia


L’area di Collestrada, ricordano i consiglieri del Pd, rappresenta da sempre un nodo viario centrale per l’intera mobilità del nostro Paese. L’incrocio e la confluenza di importanti vie di comunicazione (E45, Raccordo Perugia-Bettolle, 75bis, Perugia-Ancona e Foligno-Civitanova) ha reso questa zona il principale punto di passaggio per il trasporto di merci e persone: il flusso di traffico ad oggi sfiora i 4.000 veicoli nell’ora di punta, con il rischio concreto che, in caso di rallentamenti o incidenti, si congestioni anche la viabilità urbana perugina a causa di automobilisti e mezzi pesanti in cerca di vie alternative. Non solo: si trova, infatti, a ridosso della E45, della ferrovia Terontola-Foligno e del parco del fiume Tevere, la cui ansa, detta degli Ornari, è riconosciuta come sito SIC (Sito di Interesse Comunitario) per il mantenimento dell’habitat della fauna locale.

Fino a lunedì mattina quello che i cittadini potevano sapere sul progetto era ben poco e veicolato in maniera non ufficiale soltanto a mezzo stampa, “poiché questa Giunta – lamenta il Pd – non aveva ancora dichiarato e spiegato quale sarebbe stato il progetto definitivo e come si sarebbe intervenuto a tutela di Perugia. Finalmente il progetto è stato illustrato, ma riteniamo che sia imprescindibile una partecipazione cittadina su un tema così importante, che presenta profili complessi, che non può restare chiuso nelle stanze di Palazzo dei Priori ma che  deve essere esteso, illustrato e condiviso per dar modo ai cittadini, alle associazioni, nonché alle organizzazioni sociali ed imprenditoriali che insistono nella zona di prossima realizzazione del centro commerciale, di comprendere il progetto, dando loro la possibilità di esprimere opinioni, sensibilità e domande”.

Da qui la richiesta di un Consiglio comunale aperto a tutti, da tenersi nel quartiere di Ponte San Giovanni, “per permettere ai cittadini di esprimersi e al Consiglio comunale di approdare ad una votazione in modo consapevole e approfondito”.

Il dibattito in Commissione

Già in Commissione, alla presentazione dell’ampliamento dell’area commerciale di Collestrada, le opposizioni avevano manifestato alcune perplessità in merito ad un progetto di cui si parla da anni ma conosciuto solo all’ultimo momento.

Rosetti ha chiesto ai presenti di chiarire meglio gli aspetti connessi alla viabilità e, soprattutto, alla sostenibilità con particolare riferimento ai principi energetici, di architettura, di riciclo dell’acqua. La capogruppo pentastellata ha espresso qualche riserva circa i numeri legati ai nuovi posti di lavoro (circa mille), ritenendo che tale voce dovrà essere inevitabilmente decurtata da quelli che l’ampliamento del centro commerciale farà perdere alle imprese più piccole. Per questo ha chiesto, a fronte di un’offerta commerciale tanto spinta, un coinvolgimento maggiore dei territori limitrofi da Ponte San Giovanni al centro storico di Perugia. Infine ha espresso contrarietà per la scelta di ubicare la stazione di interscambio a ridosso del centro commerciale, in un’area cioè troppo vicina alla città.

Secondo Sorcini è necessario rimettere in gioco il progetto del nodo di Perugia perché fondamentale per risolvere gli annosi temi legati alla viabilità cittadina. Di sicuro – ha sostenuto il consigliere Fdi – sono apprezzabili gli interventi di miglioramento sul nodo di Collestrada che questo insediamento, assai atteso dai perugini, comporterà.

Per Pietrelli (M5s) è decisivo che si metta mano da subito ad interventi sulla variante di Perugia, per evitare che, con l’arrivo di Ikea, la situazione si aggravi.

Arcudi (Psi) ha evidenziato che, pur non potendo più il Comune essere il principale investitore sul territorio, tuttavia conserva ancora due importanti competenze: in primis può favorire un adeguato sviluppo urbanistico della città sostenibile dal punto di vista ambientale. Per farlo occorre produrre un nuovo prg adeguato ai tempi. In secondo luogo deve avere la capacità di attrarre investimenti importanti. Nel merito Arcudi ha segnalato che, negli ultimi anni, tutti gli investimenti principali (decathlon e Conad) si sono concentrati nell’area sud-ovest, lasciando un po’ isolata quella nord. Dunque l’approdo di ikea a Collestrada, se ben gestito, può rappresentare un modo per compensare tale circostanza, rivitalizzando l’area. Arcudi, infine, ha chiesto di pensare a forme di incentivo per le attività del centro storico e di riservare massima attenzione alla viabilità.

Bistocchi (Pd)  ha segnalato che la partecipazione finora realizzata dalla Giunta non è stata sufficiente, stante l’importanza del progetto. Per questo ha chiesto un confronto aperto, pubblico e trasparente sulla pratica da realizzare, innanzitutto, dando vita ad una seduta del Consiglio grande da svolgere proprio sul territorio come già chiesto da tempo. Quanto agli aspetti tecnici centrali, Bistocchi ha segnalato che sono due i temi fondamentali: viabilità ed impatto ambientale.

Secondo Tracchegiani (FI) quello proposto è un bel progetto che consentirà, tra le altre cose, di riqualificare anche i percorsi ciclo-pedonali. Tuttavia, in quest’ambito, ha chiesto di riservare priorità alla realizzazione del percorso ciclo-pedonale di collegamento tra Ponte San Giovanni e Collestrada come richiesto da lui in un odg approvato dal Consiglio. Sul tema della viabilità ha proposto poi di procedere quanto prima al raddoppio della unica rampa di accesso a Perugia, in quanto fonte principale di disagi per gli automobilisti, mentre sotto il profilo commerciale ha proposto di valutare una collaborazione con gli esercenti del centro. Per Fronduti (FI) il progetto rappresenta un punto di riferimento importante per la città con soluzioni positive sotto diversi profili. Il consigliere di Fi ha concordato sul fatto che quello della viabilità è il tema centrale collegato all’intervento ed ha invitato Anas a valutare la realizzazione del nodo di Perugia, recuperando l’occasione persa alcuni anni fa quando l’allora presidente della Regione Lorenzetti preferì far finanziare il Quadrilatero.

Camicia (Psi) si è detto addirittura scettico circa il fatto che il progetto verrà completato In ogni caso il consigliere socialista ha espresso varie riserve ritenendo che il progetto non sia proposto nell’interesse della città, così come non lo era la soluzione precedente prevista per San Martino in Campo e poi abbandonata. Ciò è specchio del fatto che manca una programmazione visto che a Perugia, a differenza di quanto avviene nelle altre città, si continua a intasare la città, lasciando isolate le periferie. I rappresentanti di Ikea presenti in aula hanno spiegato, rispondendo a Camicia, che realizzare lo store in aree periferiche (sui cosiddetti campi di patate) non è sostenibile dal punto di vista economico, essendo fondamentale la presenza del negozio all’interno di un centro commerciale dotato di tutti i servizi. Lo store, peraltro, sarà realizzato con i classici colori blu e giallo perché essi identificano Ikea nel mondo.

La prossima partita su Ikea si disputerà venerdì, questa è prevista una nuova seduta dedicata al tema del centro commerciale di Collestrada.

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