Si avvia alla fine il 66.mo Corso di formazione per i 230 Vigili del fuoco in prova svolto presso il Polo didattico di Spoleto, secondo per dimensioni solo alla sede centrale di Roma. Nel tardo pomeriggio di oggi si è tenuta nella Chiesa di San Gregorio Maggiore la Santa Messa, officiata dall’Arcivescovo Riccardo Fontana, che è stata caratterizzata dalla benedizione degli elmi di tutti gli allievi.
L’elmo da intervento, oltre a rappresentare un dispositivo di protezione, ha un valore molto particolare in quanto in esso è racchiusa la storia del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco che ha origini antichissime risalenti all’Impero romano (i militia vigilum erano squadre di addetti al servizio antincendio), anche se l’istituzione, modernamente intesa, è stata fondata nel 1941.
Gli allievi in questi mesi hanno frequentato lezioni teoriche e pratiche effettuando addestramenti professionali presso apposite aree messe a disposizione dai Granatieri di Sardegna e dalla Scuola di Polizia. Durante il corso sono stati impegnati nello studio di materie quali sostanze pericolose, rischi elettrici, costruzioni e dissesti statici, cartografia, chimica e fisica dell’incendio, rischi Nbcr, norme aeroportuali e norme di sicurezza e utilizzo di dispositivi di protezione individuale.
Ma i 230 vigili hanno potuto apprendere specifiche tecniche SAF (speleo-alpino-fluviale), ATP (auto protezione in ambiente acquatico) e TPSS (tecniche di primo soccorso sanitario).
I risultati ottenuti sono risultati estremamente positivi per la soddisfazione del Comandante provinciale di Perugia, l’ingegnere Raffaele Ruggiero, che ha pianificato e seguito il Corso. Alla cerimonia di oggi erano presenti molte autorità fra cui l'assessore Gilberto Stella, il consigliere regionale Giancarlo Cintioli e i rappresentanti delle varie forze militari e di polizia di stanza a Spoleto.