Truffa il governo americano, ricercato si nascondeva...in Umbria - Tuttoggi.info

Truffa il governo americano, ricercato si nascondeva…in Umbria

Redazione

Truffa il governo americano, ricercato si nascondeva…in Umbria

Ven, 17/03/2023 - 11:59

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Un uomo originario dei Paesi Bassi è stato arrestato all'interno della sua abitazione a Valfabbrica, negli Usa aveva architettato un complesso sistema che consentiva ad alcuni suoi clienti di eludere il fisco statunitense

Un 64enne originario dei Paesi Bassi, ricercato negli Stati Uniti d’America perché riconosciuto colpevole del reato di truffa contro il governo, è stato arrestato…in Umbria!

L’Interpol, per il tramite del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, aveva indicato due possibili domicili del “latitante”, uno dei quali nel Comune di Valfabbrica. I militari della locale stazione, ricevuta la notizia, hanno quindi effettuato una serie di servizi di vigilanza e frequenti passaggi davanti alla casa segnalata, fin quando un giorno non hanno notato, parcheggiata all’esterno, un’auto di grossa cilindrata con targa olandese.


Latitante da 5 anni arrestato all’alba mentre passeggia in centro storico


Convinti che l’uomo potesse davvero aver fatto ritorno in quell’abitazione – secondo le informazioni ricevute frequentata dall’inquilino solo alcuni mesi all’anno per le vacanze -, i militari si sono fatti aprire e lo hanno trovato all’interno. Accompagnato negli uffici della caserma di Assisi, gli uomini dell’Arma gli hanno spiegato il motivo del suo arresto e, dopo aver redatto tutti i verbali del caso, è stato portato al carcere di Capanne, dov’è stato convalidato l’arresto in attesa della richiesta di estradizione, che verrà formulata tramite i canali diplomatici dagli Usa.

Oltreoceano l’olandese deve ancora rispondere del reato di truffa ai danni del governo. Il 64enne faceva parte di un’organizzazione di professionisti e consulenti che, a partire dall’anno 2012, era dedita alla progettazione e commercializzazione di sofisticati schemi di evasione fiscale internazionale a favore di facoltosi clienti che percepivano redditi da tutto il mondo.

L’uomo avrebbe elaborato modelli seriali di evasione, attraverso un sistema di società e trust localizzati in paradisi fiscali o giurisdizioni non cooperative ai fini fiscali, per conto di due Dj di fama mondiale, residenti negli Stati Uniti nel periodo in questione. Complessivamente, i redditi sottratti a tassazione negli Stati Uniti ammonterebbero ad oltre 100 milioni di dollari.

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