Presidio e incontro a Fabriano: sale la mobilitazione per la Jp Industries

Presidio e incontro a Fabriano: sale la mobilitazione per la Jp Industries

Redazione

Presidio e incontro a Fabriano: sale la mobilitazione per la Jp Industries

Seicenti i posti di lavoro a rischio
Ven, 21/08/2020 - 16:49

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Presidio e incontro istituzionale a Fabriano. Sale la mobilitazione per la Jp Industries, dopo che la società ha avviato le procedure di mobilità. Domani, alle ore 10, le Rsu di Indelfab, ex Jp Industries, insieme ai sindacati, hanno convocato un presidio in piazza Martiri della Libertà a Gualdo Tadino, sotto la sede del Comune.

Jp Industries: protesta contro i licenziamenti

L’obiettivo è protestare contro la decisione unilaterale dell’azienda di aprire la procedura di mobilità per la totalità dei dipendenti occupati tra Umbria e Marche. “Solo nello stabilimento di Gaifana di Nocera Umbra – dicono i sindacati – così si troverebbero senza lavoro circa 270 persone, una vera bomba sociale per il territorio”. 

Incontro istituzionale

Lunedì poi, alle ore 16,00 nei locali messi a disposizione dal Comune di Fabriano, si terrà un primo tavolo di confronto con l’istituzione inerente alla vertenza Indelfab, ex JP Industries ed ex Merloni. Al tavolo di confronto saranno presenti i sindaci di Fabriano, Nocera Umbra e Gualdo Tadino, l’assessore della Regione Marche Loretta Bravi, l’assessore della Regione Umbria Michele Fioroni, e il sottosegretario al Mise Alessia Morani.

“Colpa delle banche”

Intanto si registra la lettera di Porcarelli, l’imprenditore che ha avviato i licenziamenti, all’Ansa. Per spiegare la scelta, Porcarelli parla di “irrigidimento del sistema bancario nell’erogazione dei fondi, la contrazione del mercato degli elettrodomestici e la pandemia“. Da qui la scelta e i 75 giorni di trattativa, prima di arrivare alla conclusione definitiva della storia.

“La politica intervenga”

Vicinanza ai lavoratori da parte del consigliere regionale M5S Thomas De Luca. “Uno scenario nefasto – dice – che va colpire una fascia di territorio, quella tra Umbria e Marche, che già oggi versa in una grave crisi economica ed occupazionale. Una zona in cui i cittadini riscontrano quotidianamente la drammaticità della mancanza di prospettive e di opportunità lavorative. Per questo non possiamo limitarci alla solidarietà verso i lavoratori e alle loro famiglie. La politica ha il dovere, da una parte, di cogliere le occasioni che si stanno presentando per progettare un nuovo futuro“.

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