Rossi (Confagricoltura): bene anche il Piano straordinario quinquennale previsto dal Governo | Bartolini (Cia): ok anche le norme regionali sulle trappole
Gli agricoltori plaudono al provvedimento, inserito nella Manovra finanziaria, con cui si facilitano gli abbattimenti dei cinghiali e della fauna selvatica in genere anche, a certe condizioni, nei centri abitati.
Il Governo ha anche previsto di procedere con un programma di abbattimenti la cui realizzazione sarà competenza del Comando unità per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare dei carabinieri. L’emendamento prevede anche l’analisi igienico-sanitaria dei cinghiali abbattuti.
“Accogliamo favorevolmente – afferma Fabio Rossi, presidente Confagricoltura Umbria – la decisione di estendere gli abbattimenti alle aree protette e urbane, anche nei periodi di silenzio venatorio e di divieto di caccia. La diffusione senza controllo della specie, ormai presente anche nei centri urbani della nostra regione, impone interventi di carattere emergenziale come più volte sollecitato. Positiva – prosegue Fabio Rossi – anche la visione di lunga durata che ha l’emendamento con la previsione di un Piano straordinario quinquennale di gestione e contenimento della fauna selvatica”.
Riportare sotto controllo la diffusione di cinghiali selvatici, vuol dire quindi soprattutto porre un freno alla diffusione della PSA, tra le cause dei gravi danni che il settore suinicolo sta sopportando da molto tempo. La diffusione del virus, infatti, ha spinto vari Paesi a limitare e in alcuni casi, a vietare l’import di prodotti italiani derivati da carni suine.
Complessivamente in Umbria la produzione suinicola ed il fatturato dell’industria dei salumi incidono per circa il 10% sul totale della produzione agricola (in Italia per poco più del 5%).
Confagricoltura giudica positivamente, come sottolinea ancora Rossi, anche il possibile coinvolgimento delle guardie venatorie, dei cacciatori riconosciuti, e degli agenti delle polizie locali e provinciali con apposita licenza: “La garanzia sulla sicurezza pubblica e sulla liceità e regolarità degli abbattimenti è garantita dalla competenza affidata all’Arma dei carabinieri”.
Cinghiali e fauna selvatica,
così cambiano le regole per gli abbattimenti
“Un plauso alla Regione Umbria che ha approvato la delibera che autorizza gli strumenti per il trappolamento della specie cinghiale, ma anche al Governo con l’emendamento di contenimento della comunità di cinghiali in Italia”. Queste le parole di Matteo Bartolini, presidente di Cia Agricoltori dell’Umbria. “Finalmente – continua il presidente – c’è attenzione verso questa problematica che non è più solo una questione che coinvolge l’imprenditore agricolo e il cinghiale, ma è anche una questione di sicurezza. Di incolumità del cittadino e di coloro che viaggiano con la macchina perché sono molti gli incidenti provocati dagli attraversamenti su strada di cinghiali”.
“Ben vengano – prosegue Bartolini – decisioni di questo genere, soprattutto quando vediamo per la città cinghiali che scorrazzano e si cibano dei rifiuti che ritrovano nei cassonetti, con la possibilità di propagazione di malattie come la peste suina africana che ha messo rischiato di mettere in crisi il settore economico italiano di carne e insaccati”.