Questa mattina presso il Salone d’Onore di Palazzo Donini, alla presenza dell’Assessore alla Cultura, della Soprintendente per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, Marica Mercalli, e del Sindaco di Piegaro, è stato presentato il protocollo d’intesa fra la stessa Soprintendenza, Regione Umbria e i Comuni di Piegaro e Panicale con cui si sostanzia la collaborazione finalizzata alla riapertura e alla gestione temporanea del Museo Paleontologico ‘Luigi Boldrini’ di Pietrafitta e alla valorizzazione scientifica e culturale dei reperti paleontologici in esso custoditi.
“Con tale protocollo – spiega l’Assessore regionale alla Cultura – si procede a una gestione provvisoria da parte dei Comuni di Piegaro e Panicale per la riapertura del Museo paleontologico, in considerazione della sua valenza culturale e strategica per lo sviluppo del territorio e del Sistema museale regionale, per non privare l’Umbria della fruizione di un complesso di beni di eccezionale valore. In attesa di quella soluzione definitiva, già tracciata nel suo iter, che vede l’acquisizione del Museo da parte del Polo museale dell’Umbria”.
La Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria procederà all’affidamento in deposito temporaneo dei beni paleontologici relativi al contesto di Pietrafitta al Comune di Piegaro, Comune capofila della gestione del protocollo, che avrà durata fino al maggio 2021, con la possibilità di essere prorogato o rinnovato nelle more del perfezionamento dell’acquisizione del Museo “Boldrini” al Polo museale dell’Umbria, in attuazione del decreto n.1374 del 27 dicembre 2017 del Ministero dei Beni e delle attività culturali- Direzione generale Musei.
Soddisfazione è stata espressa dal Sindaco di Piegaro che ha tenuto a ringraziare tutti gli enti, Soprintendenza, Regione e Provincia, che hanno collaborato alla positiva soluzione delle difficoltà in cui il museo “Luigi Boldrini” si è venuto a trovare a seguito della procedura di liquidazione che ha visto coinvolta la Valnestore Sviluppo e il conseguente pignoramento del museo stesso. In particolare il Sindaco di Piegaro ha voluto sottolineare che “l’amministrazione comunale ha completato tutti gli adempimenti necessari, compresa l’individuazione di un soggetto gestore del museo, e, quindi, non appena la Soprintendenza procederà con la consegna del complesso museale, il “Luigi Boldrini” potrà riaprire i propri battenti alle visite del pubblico e delle scolaresche”.
“La collezione dei fossili presente a Pietrafitta – ha rimarcato la Soprintendente Marica Mercalli – rappresenta un tesoro di inestimabile valore scientifico che, soprattutto per il numero e la varietà di specie rinvenute in situ, è considerato uno dei più ricchi e importanti patrimoni paleontologici a livello europeo. Con l’affidamento in deposito temporaneo permetteremo l’esposizione di 127 beni paleontologici, mentre un numero ben maggiore di reperti resteranno nel piano interrato per essere studiati e restaurati”.
Il Museo Paleontologico “Luigi Boldrini” di Pietrafitta ospita i resti fossili rinvenuti nel bacino che circonda l’alta valle del fiume Nestore e prende il nome di colui che negli anni sessanta, ispezionando sistematicamente e continuamente gli scavi, in qualità di assistente capoturno di miniera, iniziò a costituire la prima raccolta. La collezione di resti fossili delle ligniti quaternarie di Pietrafitta, è ora costituita da alcune migliaia di campioni ed è divenuta nel suo genere una della più importanti raccolte attualmente conosciute in Europa.