Legambiente Umbria, da Mestre a Orte in bici per dire no all'autostrada - Tuttoggi.info

Legambiente Umbria, da Mestre a Orte in bici per dire no all'autostrada

Redazione

Legambiente Umbria, da Mestre a Orte in bici per dire no all'autostrada

Gio, 05/12/2013 - 09:12

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Il 6-8 dicembre in bicicletta da Mestre fino a Orte per dire NO alla nuova autostrada che correrà in parallelo alla SS 309 fino a Ravenna, e da qui fino a Cesena e Orte in adeguamento o in variante sulla E-45.

E’ questa l'iniziativa promossa da Opzione Zero, storico Comitato della Riviera del Brenta che da anni si batte contro il progetto recentemente approvato dal CIPE, alla quale stanno aderendo di ora in ora, associazioni, comitati e cittadini.

Gli attivisti del comitato e di altre associazioni partiranno venerdì 6 dicembre alle ore 7.15 dal Municipio di via Palazzo a Mestre e in 2-3 giorni toccheranno simbolicamente tutti i 48 Comuni che nelle 5 Regioni saranno attraversati dall’opera. La delegazione porterà con se l’appello della Rete Nazionale StopOrte-Mestre(www.stoporme.org) che raccoglie l’adesione di moltissime organizzazioni di carattere locale, regionale e nazionale contrarie alla nuova autostrada.

Obiettivo sensibilizzare le amministrazioni comunali, ma anche incontrare i cittadini, le associazioni e i comitati che sui vari territori sono impegnati in questa difficile battaglia.

Il percorso della carovana seguirà in molti tratti il tracciato della nuova autostrada allo scopo di documentare gli impatti dell’opera sui territori.
Lunga 396km, l’autostrada attraverserà 5 Regioni distruggendo territori, campagne e ambienti di pregio come la Riviera del Brenta, il Delta del Po, le Valli di Comacchio, intere vallate dell’Appennino, la Valle del Tevere; incalcolabili i danni in termini di consumo di suolo, aumento di frane e alluvioni, inquinamento atmosferico.

Ma oltre agli impatti devastanti, contestata è anche l’utilità dell’opera visto che il progetto non prevede la messa in sicurezza della statale Romea e che i flussi di traffico sulla SS309 e sulla E-45 non giustificano la realizzazione di una infrastruttura da oltre 10 miliardi di euro, un debito che con il “trucco” del Project Financing finirà per pesare sulle tasche dei cittadini.

Con investimenti molto più contenuti si potrebbe riqualificare e potenziare la rete stradale esistente risolvendo tutti i problemi di sicurezza e di congestionamento in tempi rapidi e impatti ridotti e migliorare il trasporto pendolare.
Mentre per quanto riguarda le merci si dovrebbe puntare su trasporto marittimo e ferroviario così come indicato dalla Comunità Europea, invece che incentivare ancora una volta la “gomma”.

Appuntamenti umbri di sabato 7 dicembre
ore 15,15 appuntamento ad Umbertide con un presidio a cura di Caicocci Terra sociale e Genuino Clandestino
ore ore 17,30 appuntamento davanti al CVA di Ponte San Giovanni, Perugia con incontro con i giornalisti, presidio a cura della rete della Mobilità Nuova di Perugia e Legambiente.

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