“Una maggioranza in totale confusione nel Consiglio Comunale odierno, tanto da dover ritirare la Delibera proposta per modificare il Regolamento per la concessione di contributi ad Enti ed Associazioni.
Hanno dato, se ce n'era bisogno, ancora una volta dimostrazione di come governano questa Città, dimostrando di non avere nemmeno le basi o le conoscenze di un amministratore fai da te di un condominio, con rispetto dovuto all'amministratore. Eppure l'avevamo detto in Commissione che le modifiche proposte non solo non avevano alcun senso, anzi erano inammissibili. C'è voluto l'intervento del Segretario Generale, che in seguito alle nostre richieste e sollecitazioni, ha espresso il suo parere contrario all'emendamento proposto dalla stessa maggioranza, a sostegno delle nostre istanze.
La direzione operativa centrale, ha proposto in commissione una modifica all'Art.3 bis che recita: Il responsabile del procedimento di erogazione del contributo ai fini della liquidazione deve verificare l'esistenza di debiti di qualsivoglia natura da parte del beneficiario nei confronti del Comune o delle Società totalmente partecipate. Qualora sussista un debito certo e non contestato il responsabile del procedimento destina parzialmente o totalmente l'importo del contributo alla relativa entrata. Abbiamo contestato questa modifica che chiaramente oltre che bizzarra è inammissibile, ed infatti nella delibera è stato introdotto un primo emendamento, per abrogare la modifica stessa. Questa modifica avrebbe dovuto in un certo senso salvaguardare il Comune, da eventuali crediti da riscuotere, ma è chiaro che non può esistere esercizio di arbitrato così adottato. Sempre in Commissione è emersa la necessità di avere garanzie nei confronti di coloro che beneficiano di contributi pubblici che abbiano contratto debiti nei confronti di dipendenti o prestatori d'opera. Da qui la richiesta di un secondo emendamento. La maggioranza ha proposto un emendamento che aggiungeva tra i criteri di ammissibilità la presentazione di una autocertificazione da parte dei richiedenti del contributo, dichiarante l'assenza di debiti alcuni in riferimento all'oggetto della stessa domanda di contributo richiesto.
Avevamo da subito suggerito già in commissione l'improbabile legittimità di una richiesta in tal senso, vanamente e chiaramente inascoltata in quanto sottolineata dalla minoranza.
Oggi l'epilogo, il Segretario Generale esprime parere contrario e torna tutto in Commissione.
Lavoro inutile degli uffici, costi raddoppiati della politica con nuove convocazioni di Commissioni e Consigli Comunali, tempo e soldi dei contribuenti persi e soprattutto problemi irrisolti.”
