A farlo notare è il consigliere regionale tifernate Michele Bettarelli "Per la Giunta regionale questa parte dell'Umbria continua a non esistere" | Le parole di sindaco e assessori
Tornano gli spot promozionali della Regione Umbria sulle reti nazionali e torna – per il secondo anno – la clamorosa esclusione di Città di Castello.
Sulle principali emittenti tv, carta stampata, digital e social media, da ieri (16 maggio), sta andando in scena la campagna pubblicitaria della stagione estiva “Io amo il mare dell’Umbria”. Tre spot da venti secondi, in programmazione fino a fine mese per il rilancio della regione, con la finalità annunciata di attrarre turisti italiani e stranieri.
I tre spot della Regione Umbria
Spot 1 – Spot 2 – Spot 3
“Una parte dell’Umbria che continua a non esistere”
A quanto pare, però, manca qualcosa. Ed è proprio la quarta città della regione. “C’è una parte dell’Umbria che per la Giunta regionale continua a non esistere e a non rientrare nella straordinarietà dell’offerta turistica: Città di Castello”, fa notare il consigliere regionale del Partito Democratico Michele Bettarelli dopo la messa in onda degli spot.
“È evidente – aggiunge il dem tifernate- che i luoghi unici e di assoluto richiamo che Città di Castello custodisce – dai musei di Alberto Burri alla Pinacoteca Comunale, dal campanile cilindrico all’intera città con il suo straordinario tessuto culturale – né vengono ritenuti parte dell’offerta turistica regionale da promuovere né quindi gli operatori del settore turistico e dell’ospitalità vengono ritenuti meritevoli di sostegno“.
“È inaccettabile – conclude Bettarelli – che in tre spot che dovrebbero raccontare la vastità e la straordinaria bellezza del patrimonio culturale umbro, ci si dimentichi di un intero territorio come quello tifernate che, esattamente come gli altri, necessita per uscire da questo momento di crisi, del sostegno anche promozionale dell’Amministrazione regionale. Un territorio che non ha certo bisogno di essere per l’ennesima volta oggetto della discriminazione dalla Giunta Tesei sulla pelle dei cittadini”.
“Un autogol e mortificante dejavu”
“Riconosciamo il pregio della campagna di promozione turistica della Regione Umbria ma proprio per questo ci rammarichiamo ancora di più che anche quest’anno si sia completamente dimenticata Città di Castello. Non è la prima volta che la città sparisce dalle mappe turistiche della Regione ma quest’anno con la mostra del Cinquecentenario di Raffaello alle porte è veramente imbarazzante”.
Cosi il sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta, gli assessori al Turismo Riccardo Carletti e alla Cultura Vincenzo Tofanelli intervengono congiuntamente a proposito della campagna “Io amo il mare dell’Umbria”: “Nonostante la Pinacoteca (secondo museo dell’Umbria), i tre musei Burri, un parco del Tevere completamente rinaturalizzato con oltre 100 km di sentieristica attrezzata, il tartufo bianco, il Festival delle Nazioni e la Mostra del Fumetto, per la Regione dell’Umbria continuiamo a non figurare nell’immagine turistica dell’Umbria”.
“Il fatto che tra qualche mese sarà inaugurata proprio in Pinacoteca la mostra ‘Raffaello Giovane ed il suo sguardo’, l’unica finanziata in Umbria dal Comitato nazionale del Cinquecentenario con oltre 80 mila euro, rende l’esclusione non soltanto un mortificante dejavu ma anche un clamoroso autogol, considerata l’attenzione che sta già suscitando la mostra. Nel rispetto della libera creazione intellettuale degli autori, – concludono gli amministratori tifernati – ci chiediamo quali criteri e quali priorità la Regione Umbria ha individuato per la promozione e a quale logica risponda l’esclusione dell’Alto Tevere”.