Basket, a 65 anni Gianluca De Angelis "appende la scarpette al chiodo"

Basket, a 65 anni Gianluca De Angelis “appende le scarpette al chiodo”

Carlo Vantaggioli

Basket, a 65 anni Gianluca De Angelis “appende le scarpette al chiodo”

De Angelis, da vero amante della pallacanestro, lascia agli appassionati il suo ricordo, la sua testimonianza storica, degli ultimi 60anni di basket a Spoleto
Lun, 15/06/2020 - 11:30

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Non è una boutade dire che Gianluca De Angelis è il più longevo giocatore di basket, nonchè allenatore, dirigente e general manager che ha calcato i parquet di Spoleto e non solo.

Basta ricordarsi l’ultima sua performance al Torneo dei Bar nel 2018 come giocatore -allenatore del blasonato Bar Corrado, forse davvero quella l’ultima volta come giocatore.

Ma non ancora invece come dirigente accompagnatore, ruolo ricoperto per l’ultima volta nel 2019, nella storica formazione della Giromondo Spoleto-X2 Fitness club nel Campionato regionale di Serie D, interrotto dalla pandemia da coronavirus.

Ora invece, alla soglia dei 65 anni, Gianluca ha deciso che è arrivato il momento di “appendere le scarpette al chiodo”. Ma prima di farlo, da vero amante della pallacanestro, lascia agli appassionati di questo sport il suo ricordo, la sua testimonianza storica, degli ultimi 60anni di basket a Spoleto, con nomi e luoghi che sono ormai entrati nell’immaginario collettivo di chiunque abbia toccato almeno una volta la palla a spicchi.

I primi passi

La mia avventura nella pallacanestro cominciò nel tardo pomeriggio di fine settembre del 1966 quando al Giardino dello Sport, dismessi i pattini a rotelle, entrai all’ interno della pista dove c’era il campo di pallacanestro in cui il grande Pietro Sbardella iniziava un allenamento per ragazzini come me. E cosi iniziai gli allenamenti con la Robur.

Dopo alcuni giorni insieme ai miei amici su invito di Tommy (Paolo Laureti) andammo ad iniziare gli allenamenti con la Atomica e dopo alcuni allenamenti partecipammo al campionato allievi F.I.P. prima partita ad Assisi.

Contro il Convitto Nazionale, fummo sconfitti con il risultato di 55 a 5 di cui 3 punti realizzati da Maurizio Catarinelli e 2 dal sottoscritto.

La pallacanestro a Spoleto

Dopo un anno tutta l’Atomica confluì nella Robur e cosi tutti diventammo Unione Spoletina Sez. Pallacanestro Robur e continuò il percorso con Tommy che fu mio allenatore, mio fratello piu grande e forse anche un po mio padre, senza nulla togliere a Marcello (Marcello De Angelis ndr) che è quello originale.

Questo periodo è durato fino fino all’ 11 gennaio 1976 giorno della mia partenza per il servizio militare e dopo aver ricoperto le cariche di giocatore, vice allenatore e allenatore.

Al mio congedo ho ricominciato il mio percorso nella Fiamma Terni e poi nel Team 74 sempre in quel di Terni per ritornare a Spoleto nel 1986 ad allenare la Nuova Robur appena fondata da Enrico Pettinari e Lucio Polinori e dove ho ricoperto la carica di allenatore e dirigente.

Alla chiusura della Nuova Robur nacque la Pallacanestro Spoleto nella quale non ho avuto nessun incarico se non il piacere di allenarmi qualche volta per cercare di fare un po di movimento essendo alla soglia dei 40 anni.

Arriva la Giromondo

Nel 1993 nacque la Giromondo che cominciai a frequentare come genitore portando i miei figli . Dopo la fusione fra Pallacanestro Spoleto e Giromondo, fui chiamato ad allenare la prima squadra perchè Enrico Pettinari aveva rinunciato a quell’ incarico per motivi personali.

Ho poi svolto il ruolo di vice con Raoul Tiberti e poi ancora con Gianluca Bernelli per arrivare ai giorni nostri collaborando con coach Nando Fratini.

In tutto questo racconto ho sicuramente dimenticato qualcosa o qualcuno. Ma tutto questo per dire che ormai alla soglia dei 65 anni è giunta l’ora di appendere le scarpette al chiodo.

I compagni di viaggio

Per questo vorrei ricordare i miei compagni di viaggio a cominciare da Pietro Sbardella, Otello Venturi (il professore ndr) ma sopratutto il mio amico Tommy (Paolo Laureti) e ringraziare Sergio Grifoni (coriaceo arbitro di basket negli anni ’70) e Enrico Pettinari (già protagonista a Rieti con gli altri due assi spoletini Brunamonti e Zampolini).

Un ringraziamento speciale a Enzo Reali, Dodo Cappelletti, Lucio Polinori e Gianluca Bernelli.

Ma il ringraziamento più grande va a tutti i ragazzi e ragazze che mi hanno onorato della loro presenza in palestra e mi hanno dato una gioia immensa.

E con loro a quei mattacchioni che hanno organizzato negli ultimi anni quel meraviglioso Torneo dei Bar ai ragazzi della Cestistica e per finire agli ultimi miei compagni di viaggio alla Giromondo, Antonello Bartoli, Angela Cappelletti, Nicola Santarelli e il presidente Juri Cerasini .

Grazie a tutti voi mi sono divertito tantissimo la pallacanestro è lo sport più bello del mondo.

GIANLUCA DE ANGELIS

Foto Torneo dei Bar: Cristian Sordini

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