Arriva in redazione, a stretto giro di posta, la replica al capogruppo Pdl Daniele Mantucci, da parte del Network Grass, responsabile della rivista “Grassetto”. Il bimestrale, con un suo pezzo sull'arte contemporanea, aveva suscitato la sdegnata reazione del politico per la copiosa presenza fotografica di “organi genitali” a condimento dell'articolo stesso. In verità il nocciolo della questione era legato al fatto se certi tipi di “arte” dovessero essere o non essere pagati o patrocinati con soldi pubblici, come in effetti accade per “Grassetto”, che comunque fa parte di un progetto più ampio legato anche all'Associazione culturale Viaindustriae, artefice a Foligno di diverse operazioni nell'arte contemporanea. Nella replica, il Network sembra distogliere l'attenzione dall'articolo 'incriminato' ed esaltare invece sia il lavoro dei circa 30 ragazzi che partecipano ai progetti che gli articoli firmati dagli stessi e presenti nella rivista. Una presa di distanza dall'articolista? In ogni caso la proposta del Network è quella di un dibattito pubblico, con chi si è sentito offeso, sul tema dell'oscenità nell'arte. Dibattito che Tuttoggi.info attende con curiosità.
Ecco la replica: “In riscontro ai vari articoli e interventi in merito all'uscita dell'ultimo numero di Grassetto, che assumono in parte toni critici, rispondiamo comunque con assoluta serenità e ottimismo. Con la convinzione che tutto ciò crei scambio e dibattito rimaniamo comunque delusi dalla leggerezza delle rimostranze, nessuna delle quali prende in considerazione la realtà giovanile che produce fatti culturali e alimenta un cartellone di eventi spropositato per una città delle dimensioni di Foligno. Una pubblicazione come Grassetto, con una redazione di circa 30 ragazzi più o meno giovani che cerca di produrre cultura, ma che allo stesso tempo coinvolge le scuole della città, non può essere liquidata con posizioni basate su una conoscenza parziale dei fatti e frasi ingiuste che non rendono merito alla complessità di un progetto che si è deciso di proporre alla città. In realtà le sette associazioni aderenti al network Grass hanno lavorato per ben due anni con un lungo percorso di gestazione ad un progetto (di cui grassetto è solo una minima parte) e con questo vinto un bando Regionale per Foligno con Foligno per i giovani di Foligno. I soldi sono utilizzati per avviare progetti (per la durata di due anni) che entrino in contatto in maniera sensibile con loro, con le scuole per organizzare corsi gratuiti invitando esperti e includendo nell'associazionismo tutti. Noi non trattiamo di politica, di sfumature partitiche, incontriamo i ragazzi e lavoriamo con loro e per loro. Cerchiamo di fare laboratori e cerchiamo di fare cantieri culturali. Oltretutto le associazioni incriminate hanno curriculum con risonanza nazionale per cui potrebbero occuparsi di soli festival, mostre, convegni, ma comunque si rimboccano le maniche, lavorano e fanno officina creativa senza profitti con molto volontariato. Si rimane inevitabilmente avviliti dal fatto che nessuno abbia apprezzato la qualità della maggior parte dei testi presenti nella pubblicazione, soprattutto quelli firmati dai ragazzi di 13 o 15 anni provenienti dalle scuole di Foligno. Solo un pene crea attenzione e stimolo? Questa è il modo della classe politica di porre attenzione sul tessuto sociale emergente? Perché nessuna voce di encomio per un mondo che produce idee che lavora duro per la città? Perché Foligno non si rende conto che il proliferare di tanta cultura che vien dal basso non è che il merito di un mondo giovanile nascosto che vuole essere rappresentato non solo da eleganti slogan elettorali. Rimanendo sereni in nome di un dibattito sicuramente positivo per la città, che l'articolo ha prodotto, proponiamo a tutte le parti in causa, e a chiunque si sia sentito offeso dalla pubblicazione, di partecipare ad un incontro pubblico in una sede istituzionale, in cui si possa affrontare il tema dell'oscenità nell'arte in maniera produttiva, dando equamente spazio a posizioni contrarie e favorevoli grazie all'ausilio di una figura moderatrice. Auspicando che questo possa essere utile a tutta la città, ci congediamo fiduciosi che quest'invito possa essere accettato. Questo nello spirito di partecipazione che contraddistingue tutti i nostri progetti.”
(Nella foto: Gustave Courbet “L'origine del mondo” 1866; una delle immagine presenti su Grassetto)
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