Non è più così segreto il “matrimonio” tra l'attore e comico Paolo Rossi e il Teatro Lirico Sperimentale “A. Belli” di Spoleto. Come lo stesso Paolo Rossi ha dichiarato in un'intervista pubblicata ieri sulle pagine del Venerdì di Repubblica – confermandosi uno dei grandi protagonisti della prossima stagione teatrale con la sua versione pop di Mistero Buffo – si sta definendo sempre più chiaramente la collaborazione tra il Teatro Lirico Sperimentale “A. Belli” e il celebre comico, che debutterà proprio a Spoleto, in occasione della prossima stagione lirica, nella regia di un'opera lirica: l'opera buffa “Il matrimonio segreto”, capolavoro settecentesco di Domenico Cimarosa.
A seguito dei diversi incontri tra il comico Paolo Rossi, il Direttore Artistico Michelangelo Zurletti e il Direttore Generale Claudio Lepore, avvenuti a settembre a Spoleto durante la 63° Stagione Lirica Sperimentale, si stanno definendo in questi giorni i dettagli della collaborazione. Paolo Rossi sarà impegnato quindi su due fronti: da una parte nei laboratori di recitazione dedicati ai giovani cantanti lirici vincitori del Concorso di Spoleto, che avrà luogo tra aprile e giugno, a sottolineare l'attenzione che lo Sperimentale dedica non solo alla vocalità dei giovani cantanti ma anche alle loro capacità attoriali. Dall'altra parte molto realisticamente nella regia de Il matrimonio segreto di Domenico Cimarosa, che inaugurerà la prossima stagione lirica.
È noto come il Teatro Lirico Sperimentale “A. Belli” di Spoleto abbia sempre dimostrato una particolare attenzione nei confronti dei grandi attori e creatori del teatro. Si sono cimentati con il teatro musicale, tradizionale o contemporaneo, già nel tempo, grandi interpreti come Gigi Proietti, regista di Don Pasquale (1985) e Le nozze di Figaro (1986); Leo De Berardinis, regista di Prova di Don Giovanni (1995), e più recentemente Pippo Del Bono che con Obra maestra (2007) ha avuto il suo primo approccio con il teatro musicale.
Il prossimo anno sarà la volta di Paolo Rossi, che potrà esprimere il suo genio comico attraverso la regia di uno dei capolavori dell'opera buffa.