Domenica 27 novembre, la chiesa spoletina della Madonna di Loreto era gremita: tanti infatti sono stati coloro che hanno voluto partecipare alla celebrazione di erezione a santuario diocesano del sito dedicato alla Vergine, dove ogni giorno numerosi fedeli offrono le proprie sofferenze e invocano suppliche.
“Forse non un caso che questo tempio dedicato alla Madonna, Madre di consolazione, si trovi qui, tra l’hospice e l’ospedale, che sono rispettivamente santuario della sofferenza e della speranza”. Così l’arcivescovo mons. Renato Boccardo, che ha presieduto la liturgia, ha sottolineato l’importanza di dare maggior incisività a questo sito. “Non una novità – ha detto – ma dare forma pubblica a un fatto che gi esiste”. Il santuario è un luogo dove la presenza di Dio si fa pi forte e dove la Madonna intercede per noi presso suo Figlio.
E’ stato il vicario generale, mons. Luigi Piccioli, a dare lettura del decreto arcivescovile, nel quale si nomina anche rettore don Edoardo Rossi, parroco dei SS. Pietro e Paolo, nel territorio della cui comunità si trova la chiesa della Madonna di Loreto. Nel testo, sono espresse le radici della forte devozione mariana e le ragioni che, quindi, hanno portato all’erezione a santuario.
Nel 1538, in ricordo della Santa Casa di Loreto, Jacopo Spinelli aveva fatto costruire una piccola cappella fuori Spoleto, presso la porta del borgo S. Matteo, e vi aveva fatto dipingere da Jacopo Santoro, detto Siculo, la Vergine Maria fra San Sebastiano e Sant’Antonio abate. L’immagine divenne subito oggetto di venerazione, specialmente dal 1571 quando, nella notte tra il 20 e 21 aprile, la città fu scossa da un terribile terremoto, cui seguì uno sciame sismico che sembrava non aver fine. Il popolo terrorizzato ricorse fiducioso all’intercessione della Madre di Dio: le scosse cessarono e gli spoletini chiamarono la Madonna Liberatrice, decidendo di edificare una chiesa che racchiudesse al suo interno l’immagine, alla stregua della Basilica di Santa Maria degli Angeli con la Porziuncola. Il 4 ottobre 1572 venne posta la prima pietra, su progetto dell’architetto Annibale de Lippi e con la supervisione di Jacopo Barozzi da Vignola. Il vescovo di Spoleto Lorenzo Castrucci consacrò il tempio il 16 maggio 1621. Da allora la chiesa della Madonna di Loreto, insieme alla cappella della SS.ma Icone nella Basilica Cattedrale, ha costituito – pur se tra alterne vicende – un costante punto di riferimento per la pietà mariana degli spoletini, che qui hanno esperimentato in modi diversi il patrocinio della Madre del Signore. La rinnovata vitalità spirituale assunta dal luogo mariano dopo la sua riapertura al culto nel 2007 ci induce ora ad accogliere benevolmente la richiesta di attribuire speciale dignità a questo tempio insigne.
Da qui, l’attribuzione del titolo e della dignità di santuario diocesano, con l’auspicio si legge ancora nel testo che questo Santuario divenga ogni giorno di pi luogo santo nel quale il popolo cristiano di Spoleto possa godere della protezione materna della beata Vergine Maria ed imparare da lei l’ascolto docile della parola del Signore, l’accoglienza operosa del suo progetto d’amore, il generoso servizio ai fratelli.
Al termine della celebrazione, il rettore ha ringraziato i presenti e ricordato in particolar modo i malati. Un ringraziamento particolare giunto al Rotary Club di Spoleto che si fatto carico del restauro del dipinto della Vergine e che provveder, poi, a finanziare la ristrutturazione di tutta la struttura della chiesina che custodisce la preziosa immagine.