“Legalità. Conoscere, condividere idee, promuovere consapevolezza”. Questo il titolo dei due incontri con Giovanni Impastato che il Comune di Spoleto, insieme alla ASL 3 e al Centro Territoriale Permanente ha organizzato per martedì 12 e mercoledì 13 febbraio. L'incontro di martedì 12 febbraio si terrà alle ore 17 nella Sala dei Duchi del Palazzo Comunale. Interverranno il sindaco Massimo Brunini, il direttore del distretto sanitario n. 2 della ASL 3 Simonetta Antinarelli, il direttore del Centro Territoriale Permanente Scuola Media “Pianciani-Manzoni” Rosa Smacchi, il referente dell'Associazione Libera Umbria Walter Cardinali e Simone Fagili del Forum dei Giovani Spoletini. I lavori saranno coordinati dall'Assessore Coesione Sociale e Salute del Comune di Spoleto Manuela Albertella. Saranno gli studenti delle scuole spoletine ad incontrare Giovanni Impastato mercoledì 13 alle ore 9.00 nell'Auditorium della Scuola di Polizia dove verrà proiettato il film “I cento passi” di Marco Tullio Giordana. L'incontro, a cui interverranno il vice direttore della Scuola di Polizia Redauby Pilolli e il Procuratore della Repubblica di Spoleto Gianfranco Raggio, sarà coordinato dall'assessore Istruzione, Formazione e Lavoro Patrizia Cristofori. Fratello di Peppino Impastato, che denunciò i misfatti della mafia con ogni mezzo e, soprattutto, attraverso la sua radio indipendente “Radio Aut” (la radio trasmetteva a poca distanza dalla casa di Tano Badalamenti), Giovanni Impastato è presidente del Centro Siciliano di Documentazione “Giuseppe Impastato”.
Giuseppe Impastato nacque a Cinisi, in provincia di Palermo, il 5 gennaio 1948, da una famiglia mafiosa (il padre Luigi era stato inviato al confino durante il periodo fascista, lo zio e altri parenti erano mafiosi e il cognato del padre era il capomafia Cesare Manzella, ucciso in un agguato nella sua Giulietta imbottita di tritolo nel 1963). Ancora ragazzo rompe con il padre, che lo caccia via di casa, e avvia un'attività politico-culturale antimafiosa. Nel 1965 fonda il giornalino L'Idea socialista e aderisce al PSIUP. Dal 1968 in poi partecipa, con ruolo dirigente, alle attività dei gruppi di Nuova Sinistra. Conduce le lotte dei contadini espropriati per la costruzione della terza pista dell'aeroporto di Palermo, in territorio di Cinisi, degli edili e dei disoccupati. Nel 1975 costituisce il gruppo Musica e cultura, che svolge attività culturali (cineforum, musica, teatro, dibattiti, ecc.); nel 1976 fonda Radio Aut, radio libera autofinanziata, con cui denuncia i delitti e gli affari dei mafiosi di Cinisi e Terrasini, e in primo luogo del capomafia Gaetano Badalamenti, che avevano un ruolo di primo piano nei traffici internazionali di droga, attraverso il controllo dell'aeroporto. Il programma più seguito era Onda pazza, trasmissione satirica con cui sbeffeggiava mafiosi e politici. Nel 1978 si candida nella lista di Democrazia Proletaria alle elezioni comunali. Viene assassinato nella notte tra l'8 e il 9 maggio del 1978, nel corso della campagna elettorale, con una carica di tritolo posta sotto il corpo adagiato sui binari della ferrovia. Gli elettori di Cinisi votano il suo nome, riuscendo ad eleggerlo al Consiglio Comunale