La giunta comunale ha approvato il progetto “Vita Indipendente”, finanziato dal Fondo sociale europeo, per le persone con disabilità grave, residenti nella Zona sociale n. 8 di cui Foligno è l’ente capofila. “L’amministrazione – spiega l’assessore al Sociale, Agostino Cetorelli – ha ottenuto dalla Regione dell’Umbria, grazie all’impegno dell’assessore Coletto, il rifinanziamento di una politica che ad inizio anno 2020 sembra giunta al capolinea, con una erogazione che non arrivava a 90 mila euro a fronte di una esigenza di circa 250 mila euro per garantire una continuità ai progetti già in essere“.
Domande presentabili fino a settembre
“Questo avrebbe determinato la fine della possibilità per i disabili gravi di aprirsi ad una vita indipendente dal proprio nucleo familiare di origine. Questo fondo aveva permesso infatti a 20 persone di assumere assistenti personali, di prendere una casa in affitto o di pagarsi degli ausili tecnologici”, ha proseguito Cetorelli. Il bando – pubblicato sul sito comunale www.comune.foligno.pg.it – finanzia progetti volti al rafforzamento del diritto delle persone con disabilità di vivere con piena consapevolezza, assumendosi la responsabilità delle proprie scelte nel perseguire la propria autonomia possibile. La Zona sociale n. 8 destina per ciascuna proposta progettuale 18mila euro per 18 mesi (durata massima del progetto). Sarà possibile presentare la domanda fino al prossimo 11 settembre.
I fondi per la zona sociale 8
La Zona sociale n.8 ha ricevuto dalla Regione una dotazione finanziaria complessiva di euro 249.076,49, oltre le risorse residue relative al primo avviso di “Vita Indipendente” riservando queste risorse, nella misura massima dell’80%, al finanziamento di progetti, presentati da persone con disabilità, in corso di svolgimento o che hanno terminato il progetto di “Vita Indipendente” a valere sul FSE 2014-2020. Possono accedere al contributo le persone che alla data di presentazione della domanda sono in possesso dei seguenti requisiti: aver compiuto 18 anni di età e non avere un’età superiore a 64 anni, salvo quanto previsto dal bando;
cittadini italiani; cittadini comunitari; familiari extracomunitari di cittadini comunitari, titolari di carta di soggiorno o di diritto di soggiorno permanente; cittadini extracomunitari regolarmente soggiornanti in Italia (ivi compresi i titolari di protezione internazionale, protezione umanitaria e richiedenti asilo), esclusi i titolari di visto di breve durata; godere dei diritti civili e politici. I cittadini stranieri devono godere dei diritti civili e politici nello Stato di appartenenza, fatta eccezione per i titolari dello status di rifugiato o dello status di protezione sussidiaria;
essere residente in uno dei comuni che afferiscono alla Zona sociale N 8;
essere in accertata condizione di disabilità ex art. 3 c. 3 e ex art. 4 della legge 104/92; avere ISEE d’importo pari o inferiore ad euro 35mila euro in corso di validità secondo la normativa vigente. Per ogni informazione dettagliata si rimanda al bando pubblicato sul sito del comune e al funzionario delegato (0742346021).
“Troppa burocrazia”
“Tale misura – ha detto Cetorelli – nonostante lo sforzo della Regione, sollecitato anche dal Comune di Foligno, soffre la problematicità di un eccesso di burocrazia che compromette la continuità, ha sottolineato Cetorelli. Se non ci fosse stato il nostro intervento le famiglie si sarebbero trovate con un consistente buco nel loro progetto di vita che in parte siamo riusciti a tamponare. Urgono però misure e prassi stabili dalle istituzioni superiori: a partire dall’Ue per garantire un percorso nella continuità che sia realmente di vita indipendente”.
