Monsignor Gualtiero Sigismondi ha riassunto il proprio pensiero sulla vicenda della “Gazzetta di Foligno, in una lettera aperta in cui il pastore della chiesa folignate analizza il futuro del settimanale diocesano. Ecco il testo integrale firmato dal vescovo Gualtiero Sigismondi:
“La questione sollevata dalle dimissioni del direttore della Gazzetta, don Germano Mancini, diventa occasione di discernimento e di nuova progettualità. La pausa estiva che il settimanale diocesano è solito prendersi dovrà essere necessariamente più lunga, non tanto per trovare un nuovo assetto redazionale, quanto per maturare le scelte editoriali, che dovranno seguire la linea del ‘rinnovamento nella continuità'. Scorrendo le pagine più significative della storia ultracentenaria della Gazzetta, emerge con evidente chiarezza che il settimanale diocesano, sin dal suo primo numero, si è sempre distinto come “libera voce che esprime il rapporto reale tra Chiesa locale e vita del territorio. ‘La città nostra – scriveva monsignor Michele Faloci Pulignani il 2 gennaio 1886, ne Il Giornale di Foligno – ha bisogno di una libera voce, che senza sottintesi e senza paure (…) propugni e difenda non pure interessi economici e materiali, ma quelli che di questi interessi sono tanto più nobili e importanti, cioè i religiosi e i morali'. Nel voltare pagina la Gazzetta dovrà puntare in alto, resistendo sia alla seduzione di guardare o a destra o a sinistra o al centro, sia alla tentazione di essere ‘agenda' dell'editore. E tuttavia, se è vero che l'editore di un giornale non deve coltivare l'ambizione di sostituirsi al direttore, è altrettanto vero che la redazione non può avere la presunzione di ignorare l'editore! E l'editore della Gazzetta auspica che il settimanale diocesano, quale ‘libera voce del cattolicesimo folignate', si distingua per la sua parola essenziale, profetica, ‘senza sottintesi e senza paure'. Nel disporci, tutti insieme, a scrivere una pagina nuova, la Gazzetta ha bisogno di un supplemento di fiducia. E' un supplemento che viene chiesto a quanti hanno fatto il settimanale fino a ieri, cui va il grazie più sincero, ed a coloro che l'hanno sostenuto finora, ai quali do appuntamento non solo in edicola, tra qualche settimana, ma in redazione, a partire da oggi!”