Un anno fa il terremoto di Pierantonio, oltre 600 devono ancora rientrare nelle proprie case - Tuttoggi.info

Un anno fa il terremoto di Pierantonio, oltre 600 devono ancora rientrare nelle proprie case

Davide Baccarini

Un anno fa il terremoto di Pierantonio, oltre 600 devono ancora rientrare nelle proprie case

Sab, 09/03/2024 - 10:55

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Era il 9 marzo 2023, due forti scosse cambiarono la vita della zona tra Pierantonio e Sant'Orfeto nonostante non ci fossero stati morti | Il Comune di Umbertide sta facendo di tutto per l'inserimento nel cratere di Norcia 2016

Era il 9 marzo 2023 – un anno esatto fa – quando due forti scosse di terremoto (magnitudo 4.4 alle ore 16.05 e 4.6 alle 20.08) cambiarono la vita di tante persone tra Pierantonio e Sant’Orfeto. Da quel giorno lo sciame sismico andò avanti per almeno un mese. Risultato: circa 350 milioni di danni stimati e quasi 800 residenti costretti a lasciare le proprie abitazioni (dichiarate inagibili), poi ospitati nelle palestre e nei Cva. Fortunatamente non c’erano stati morti.

Obiettivo primario inserimento nel cratere di Norcia 2016

Dopo appena due settimane dalle principali scosse il Comune di Umbertide, su tutti la vicesindaco Annalisa Mierla, pierantoniese e oggi assessore alla Ricostruzione, si è mosso per arrivare allo stato di emergenza (e reperire fondi vitali per l’assistenza), annunciato dal Governo meno di un mese dopo, mentre oggi sta letteralmente lottando per l’inserimento di questi territori feriti all’interno del cratere del sisma di Norcia 2016.

La mozione dall’Assemblea regionale

Anche l’Assemblea legislativa dell’Umbria – appena 4 giorni fa – ha approvato all’unanimità una mozione unitaria (Pd, Lega, Fd’I, FI, Patto Civico, M5S, Misto) per chiedere (oltre all’inserimento nel cratere 2016) una serie di azioni in favore delle popolazioni colpite dal sisma del 2023, tra cui l’accesso al sisma bonus per i titolari di immobili danneggiati o inagibili, la sospensione del pagamento imposte nel periodo di transizione fino all’erogazione del contributo per la ricostruzione, un’ulteriore verifica dello stato degli edifici dichiarati inagibili e l’istituzione di un punto di ascolto che possa aiutare le persone colpite dal sisma nello svolgimento di tutte le pratiche burocratiche necessarie per ottenere sgravi o esoneri e garantire una agevolazione dei servizi.

Pierantonio oggi

Ancora oggi sono 613 i cittadini che devono rientrare a casa, 400 dei quali proprio pierantoniesi tutti ospitati dalle famiglie o in affitto (175 famiglie stanno ancora usufruendo del Cas). La frazione umbertidese si è rimboccata le maniche sin da subito per evitare lo spopolamento, cercando di tenere viva soprattutto la vita sociale. A gennaio si è costituito il “Comitato Rinascita 9 Marzo”, il cui principale obiettivo è quello di seguire con attenzione l’azione delle istituzioni locali e centrali, affinché si possano velocizzare al massimo procedure e decisioni per accelerare ricostruzione e rientro dei cittadini nelle loro abitazioni.

Il primo anniversario

Per oggi (sabato 9 marzo) lo stesso Comitato ha organizzato “Per non dimenticare e non essere dimenticati”, evento a cui sono invitate le popolazioni terremotate per ricordare il primo anniversario del terremoto, dalle ore 15.30 in Piazza XXV Aprile a Pierantonio. L’iniziativa è promossa insieme alle amministrazioni comunali di Umbertide e Perugia: alle ore 16 si terrà la santa messa officiata dall’Arcivescovo di Perugia-Città della Pieve mons. Ivan Maffeis; seguiranno gli interventi della presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, dei sindaci Luca Carizia (Umbertide) e Andrea Romizi (Perugia) e del presidente del Comitato Paolo Arcelli. Sono stati invitati anche i parlamentari umbri, rappresentanze di Vigili del fuoco e associazioni, che sin dai primi minuti si sono attivate per fronteggiare l’emergenza, dalla Protezione civile alla Croce Rossa Italiana.

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