Terremoto, dichiarato stato di emergenza | Subito 3,7 milioni per attività assistenziale - Tuttoggi.info

Terremoto, dichiarato stato di emergenza | Subito 3,7 milioni per attività assistenziale

Davide Baccarini

Terremoto, dichiarato stato di emergenza | Subito 3,7 milioni per attività assistenziale

Gio, 06/04/2023 - 20:05

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Il ministro della Protezione civile Nello Musumeci lo aveva annunciato stamattina durante la visita nei luoghi colpiti dal sisma, ora è arrivata l'ufficialità

Come annunciato stamattina (6 aprile) a Pierantonio dal ministro della Protezione civile Nello Musumeci, in serata il Consiglio dei Ministri ha finalmente dichiarato lo stato di emergenza nazionale per 12 mesi nei territori dell’Alta Umbria (tra i Comuni di Umbertide e Perugia) colpiti dal terremoto del 9 marzo scorso.

Subito quasi 4 milioni per l’attività assistenziale

E’ stato inoltre deliberato ed erogato, per la prima fase emergenziale, un finanziamento di 3.750.000 euro, a seguito dell’istruttoria condotta dal dipartimento di Protezione civile, di intesa con la Regione. “Si tratta di fondi legati ad attività assistenziale e per ripristinare la funzionalità di servizi pubblici e infrastrutture strategiche – ha fatto sapere il ministro – Abbiamo la necessità di rimuovere la condizione di precarietà di chi in questo momento non può utilizzare la propria casa e non può rimanere ancora a lungo in una palestra. I bambini che ho visitato oggi vivono in una promiscuità alla quale dobbiamo presto porre fine”.

Si è parlato infatti di una procedura urgente per la fornitura e allestimento di strutturele casette -, idonee a poter ospitare una piccola famiglia, soprattutto in casi più gravi o con persone fragili e intanto “dare decoro e comfort a bambini e ragazzi in età adolescenziale”. Ovviamente i fondi serviranno anche per sostenere le spese per chi ha scelto di trasferirsi in affitto ma si spera anche nel blocco dei mutui.

Si lavora per l’estensione del cratere del sisma 2016

Questa mattina il sottosegretario all’Interno Emanuele Prisco ha fatto inoltre sapere che “il Governo è impegnato a verificare se dal punto di vista normativo sia possibile prevedere una estensione dell’area del cratere del sisma 2009 e 2016, in maniera che possano essere attivate alcune importanti misure a supporto della popolazione colpita, come l’erogazione di contributi di autonoma sistemazione“.

La ricostruzione

C’è poi la fase del post emergenza, quindi la fase della Ricostruzione, che ha richiamato in questi mesi l’attenzione del governo Nazionale: “Stiamo varando – ha detto Musumeci – un provvedimento molto più articolato sulla ricostruzione per fare in modo che le località colpite da una calamità non debbano restare fra le macerie per 30-40 anni. La ricostruzione in Italia deve avere una data di inizio e di conclusione il governo la immagina per 9-10 anni, naturalmente dipende anche dal tipo di calamità e dalle conseguenze che essa avrà determinato. Ci vuole una revisione normativa, non si può correre se non si rivedono alcune norme di legge che oggi sembrano essere concepite per rallentare le procedure invece che per accelerarle”.

La strada verso la normalità

Stamattina ho visto persone piangere nel timore di aver perso il frutto di una vita di sacrifici. Abbiamo il dovere di sostenere questi padri di famiglia perché la loro sfiducia possa invece recuperarsi ad un rapporto di speranze e certezze nei confronti dello Stato – ha aggiunto Musumeci nella conferenza stampa al Coc di Umbertide, dove al termine ha ringraziato istituzioni locali, vigili del fuoco, Protezione civile, Croce Rossa e forze dell’ordine per l’ottima gestione dell’emergenza. Al tavolo con il Ministro, tra gli altri, c’erano anche la Presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, il sindaco di Umbertide Luca Carizia, il sindaco di Perugia Andrea Romizi, il Capo Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio e il sottosegretario al Ministero dell’Interno Emanuele Prisco.

A breve i vigili del fuoco effettueranno il cerchiaggio del campanile di Pierantonio, per ridurre il pericolo sulla strada sottostante. Questo intervento consentirà intanto di eliminare la “zona rossa”. Contestualmente, effettueranno lo smontaggio controllato delle parti pericolanti della stazione di Montecorona: “Tornare alla normalità quanto prima è la priorità che lo Stato ha in questa zona” ha sottolineato il sottosegretario Prisco.

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