Oltre 20 milioni di euro di finanziamenti pubblici richiesti o percepiti illegittimamente; 72 persone denunciate; 400mila euro truffati al settore previdenziale e la denuncia di 6 persone. Sono solo alcuni dei dati evidenziati dal Comando Regionale della Guardia di Finanza della Regione Umbria in merito alle attività svolte dal Corpo nel 2016. Indagini e investigazioni continue, un lavoro incessante di sensibilizzazione anche nelle scuole che fa sì che le Fiamme Gialle tirino le somme e un bilancio positivo.
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Importanti, per l’anno trascorso, alcune operazioni come quella di “Spazzatura Connection” e di contrasto ai cosiddetti ‘furbetti del cartellino’. Nel primo caso alcune società in Umbria, impegnate, nella raccolta e nello smaltimento dei rifiuti, sono risultate coinvolte in violazioni ambientali messe in piedi anche attraverso il ricorso a false fatturazioni. La Guardia di Finanza, a seguito delle indagini, ha sottoposto a sequestro beni mobili ed immobili per oltre 27 milioni di euro.
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Ciò che colpisce dalle analisi dei dati della Gdf, sono, nella sola Umbria, i numeri relativi all’evasione e alle frodi fiscali, anche di tipo organizzato: sono infatti state concluse 434 indagini di polizia giudiziaria, a cui si aggiungono 1.303 fra verifiche, controlli ed altri interventi. Denunciate 157 persone responsabili di 227 reati fiscali. Sono stati inoltre individuati 41 casi di frodi all’I.V.A., nonché 77 casi di evasione fiscale internazionale, in particolare, con la scoperta di due società con fittizia residenza all’estero, di fatto gestite ed amministrate in Umbria, e di vari soggetti titolari di quote societarie all’estero che, tuttavia, hanno omesso di dichiarare in Italia i dividendi percepiti e di compilare le dichiarazioni dei redditi. Sono stati scoperti 215 “evasori totali”, nonché 84 datori di lavoro che hanno impiegato 190 lavoratori in “nero” e 89 lavoratori irregolari. Sequestrate poi disponibilità patrimoniali e finanziarie per il recupero delle imposte evase nei riguardi dei responsabili di frodi fiscali per circa 38 milioni di euro. Sono state formulate proposte di sequestro per oltre 145 milioni di euro.
Nel mirino delle Fiamme Gialle ci sono anche gli scontrini e le ricevute fiscali, per i quali in tutto sono stati eseguiti 5.956 controlli. Sono state scoperte inoltre 82 violazioni nel campo delle imposte sulla produzione e sui consumi, con la denuncia di 12 persone; 61 sono stati gli interventi eseguiti presso gli impianti di distribuzione stradale di carburanti, in vari casi conclusisi con la rilevazione di irregolarità. Su 122 interventi effettuati presso sale giochi e centri di scommesse, sono state riscontrate irregolarità nel 18% dei casi, verbalizzando 130 soggetti, di cui 4 denunciati all’Autorità Giudiziaria. Tra i casi più noti, si ricorderà quello di una società calcistica professionistica, che nella compravendita di calciatori, non presentava le dichiarazioni fiscali. Nei confronti dei rappresentanti legali della società, è stato eseguito un sequestro preventivo di oltre 540.000 euro. Varie associazioni “no profit” sono poi risultate falsamente qualificate come tali, quando in realtà esercitavano una vera e propria attività commerciale; due noti night club, finiti nel mirino delle indagini per aver impiegato13 lavoratori in nero; 12 le società operanti nel settore del commercio all’ingrosso di materiale edile, che attraverso un articolato sistema di false fatturazioni per circa 21 milioni di euro, hanno realizzato una consistente evasione fiscale per 23 milioni di euro ed 8 milioni di euro di I.V.A.; società che commercializzavano in Italia auto di marche prestigiose, provenienti da un altro Paese comunitario, a prezzi vantaggiosi, omettendo il versamento dei tributi diretti ed indiretti per oltre 6 milioni di euro.
L’illegalità nella pubblica amministrazione – Nell’ambito di 77 accertamenti svolti su delega della Corte dei Conti, sono stati segnalati sprechi o irregolari gestioni di fondi pubblici che hanno causato danni allo Stato per quasi 25 milioni di euro e segnalati alla magistratura contabile 697 soggetti per connesse ipotesi di responsabilità erariale. A seguito delle 53 indagini e dei 19 interventi conclusi nel 2016 per reati ed altri illeciti contro la Pubblica Amministrazione, sono stati denunciati 63 persone, di cui 1 tratto in arresto (26% per abuso d’ufficio, 11% per peculato e 34% per turbata libertà degli incanti, 12% per frodi nelle pubbliche forniture).
Nel settore degli appalti pubblici sono state riscontrate irregolarità per quasi 3 milioni e 500 mila euro, con la denuncia di 35 persone. Effettuati 124 controlli per a verificare i requisiti di legge previsti per l’erogazione di prestazioni sociali agevolate e per l’esenzione dal ticket sanitario, con percentuali di irregolarità pari al 69% dei casi ed un danno complessivo cagionato allo Stato di circa 40.000 euro.
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La criminalità organizzata – 19 gli accertamenti economico-patrimoniali eseguiti dalle Fiamme Gialle a carico di condannati e indiziati di gravi reati, in base alla normativa antimafia, e loro prestanome, che hanno riguardato complessivamente 64 persone. In merito, sono state avanzate proposte di sequestro per un valore complessivo di oltre 2 milioni di euro. In materia di riciclaggio sono stati eseguiti 13 interventi che hanno portato alla denuncia di 45 persone. Particolarmente intensa è stata l’attività di approfondimento di 205 segnalazioni per operazioni sospette, che ha permesso di contestare, in alcuni casi, violazioni amministrative ed in due casi illeciti di carattere penale. Nell’ambito delle indagini svolte nei settori dei reati societari, fallimentari, bancari, finanziari, a tutela dei mezzi di pagamento e contrasto all’usura sono stati denunciati 124 soggetti, con l’accertamento di distrazioni patrimoniali per circa 12 milioni di euro.
La droga – Sono stati sequestrati circa 3,5 kg. di sostanze stupefacenti. Denunciati 30 soggetti, di cui 8 in stato di arresto; segnalate all’Autorità Prefettizia 146 persone. Importante a riguardo l’operazione attraverso la quale è stata sgominata un’associazione a delinquere dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti in alcune zone del capoluogo umbro, capeggiata da soggetti albanesi, che si è conclusa con l’arresto di tre responsabili ed il sequestro, dall’inizio dell’operazione (2015), di oltre 13 chilogrammi di droga.
Nell’attività di contrasto al falso monetario sono state sequestrate 370 banconote false per un valore complessivo di circa 16 mila euro. Sono stati eseguiti 100 interventi e denunciate all’Autorità Giudiziaria 162 persone per reati in tema di contraffazione, sequestrando circa 640.000 pezzi di prodotti illegali, perché contraffatti, piratati, pericolosi o recanti falsa o fallace indicazione di origine o provenienza (tutela del “made in Italy”), per un valore stimato di oltre 4 milioni di euro. In questo settore, da segnalare l’indagine che ha permesso di sequestrare oltre mezzo milione di capi d’abbigliamento non conformi agli standard di sicurezza previsti a livello nazionale e comunitario.
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