Treni in Umbria, le novità: in arrivo 12 nuovi convogli, quasi fatta per il Freccia Bianca a Spoleto. Ma ci sono anche i rincari (salati) - Tuttoggi.info

Treni in Umbria, le novità: in arrivo 12 nuovi convogli, quasi fatta per il Freccia Bianca a Spoleto. Ma ci sono anche i rincari (salati)

Flavia Pagliochini

Treni in Umbria, le novità: in arrivo 12 nuovi convogli, quasi fatta per il Freccia Bianca a Spoleto. Ma ci sono anche i rincari (salati)

Maxi-contratto tra Trenitalia e Regione, cosa prevede: si lavora anche al trasferimento della gestione della Ferrovia Centrale Umbra ad RFI S.p.A.
Ven, 29/06/2018 - 10:28

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Novità in arrivo per i treni in Umbria: non solo Regione e Trenitalia firmano un maxi contratto di 15 anni – 10 più cinque di proroga – che garantisce, da parte dell’azienda, un piano di investimenti per il rinnovo del materiale rotabile, a fronte di un esborso, da parte della Regione, di poco più di 50 milioni di euro, ma ci sono novità anche per l’alta velocità a Spoleto e per il trasferimento della FCU ad Rfi.

Sempre la Regione, infatti, come annunciato dal vicepresidente della giunta Fabio Paparelli, sta lavorando per avere treni veloci anche sulla direttrice Foligno – Spoleto- Terni -Roma in andata e ritorno e Palazzo Donini ha anche avviato l’iter per rendere possibile il trasferimento della gestione della Ferrovia Centrale Umbra ad RFI S.p.A.

L’obiettivo in quest’ultimo caso – è scritto in una nota della Regione – è di “avviare concretamente il percorso finalizzato all’affidamento in concessione della rete e al successivo trasferimento e inserimento nel perimetro dell’Infrastruttura Ferroviaria Nazionale, anche per dare il via al progressivo adeguamento della rete agli standard nazionali”.

Questa operazione sarà articolata in due fasi, quella transitoria della durata di 4-5 anni, nella quale RFI si impegnerà ad effettuare una serie di interventi finalizzati all’adeguamento progressivo dell’infrastruttura e dell’impiantistica agli standard nazionali e quella definitiva volta a garantire l’adeguamento completo ai predetti standard RFI nonché alle prescrizioni dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria (ANSF). L’accordo prevede impegni ed obblighi da parte dei soggetti sottoscrittori tra i quali quello a carico del MIT relativo al finanziamento di tutti gli interventi necessari a valere sulle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione del nuovo settennato.

Per quanto riguarda il Freccia Bianca a Spoleto, invece, “Nel contratto – sottolinea l’assessore Paparelli – c’è scritto che le parti si impegnano a trovare soluzioni idonee ed efficaci per potenziare con due Freccia Bianca che consentano di collegare Terni e Spoleto con Roma in orari compatibili con le necessità delle persone e delle imprese”.  Regione e Trenitalia si impegnano anche a “ricercarle soluzioni più adeguate” per i collegamenti in direzione Roma, sull’asse Foligno-Spoleto-Terni lungo la direttrice Roma-Ancona, nonché il migliore coordinamento ed eventuale potenziamento dei servizi in direzione nord per una ottimale connessione con l’alta velocità: potrebbe dunque diventare realtà la fermata del Freccia Bianca a Spoleto.

“Accolgo con entusiasmo – la nota del consigliere regionale Marco Squarta – la volontà di ripristinare la fermata del Frecciabianca a Spoleto e auspico che il collegamento diventi realtà nel più breve tempo possibile. Nei mesi scorsi ho presentato una mozione per collegare il traffico ferroviario di Perugia con le più importanti città del Sud Italia facendo diventare in questo modo facilmente raggiungibili le città di Roma, Napoli, Salerno, Lamezia Terme e Reggio Calabria mediante l’arretramento del Frecciargento Roma Termini-Reggio Calabria nel capoluogo umbro, come già avvenuto per il Frecciarossa arretrato da Arezzo verso il Nord. Studi tecnici dimostrano che questo progetto può essere portato avanti senza problemi. Viaggiare con un treno diretto in sole sette ore – conclude – rappresenterebbe  un’enorme opportunità, sia per i tanti calabresi che vivono in Umbria, sia per i numerosi perugini che spesso rinunciano a visitare posti meravigliosi proprio a causa dell’assenza di collegamenti comodi verso il Sud Italia”.

Più certo invece l’arrivo di dodici nuovi treni per l’Umbria, mezzi che avranno una velocità di fiancata di circa 200km orari in grado di garantire, in futuro, l’agganciamento all’alta velocità. L’accordo 10+5 raggiunto da Trenitalia e Regione prevede per quest’ultima un investimento di 50 milioni di euro, mentre per l’azienda l’investimento è di 227 milioni). I primi quattro treni arriveranno nel 2021, gli altri otto nel 2022.

C’è però un rovescio della medaglia:  nel contratto sono previsti aumenti delle tariffe degli abbonamenti (causa inflazione): dopo una partenza soft – l’1.5% nel 2018 – si sale a 3.9 nel 2019, 3.8 nel 2020, 6.8 nel 2021, 6.6 nel 2022, 6.2 nel 2023, per poi assestarsi al 4% dal 2024 al 2032. Il tutto però – ricordano tra l’altro i pendolari – a fronte di scarsi collegamenti nei festivi, soprattutto verso Roma: sulla Foligno-Perugia-Ancona mancano collegamenti per la Capitale dalle 8 di mattina fino alle 13.30, mentre con partenza da Roma non ci sono treni che fermino dalle 13.50 alle 17.45, con disagi per chi viaggia per lavoro o per turismo.

Ma, sempre secondo Squarta, è vero che “Questo contratto comporterà qualche rincaro per i pendolari”, ma questo sarà “certamente tollerato qualora il servizio offerto risultasse perfetto e inappuntabile. D’altronde anche il Frecciarossa per Milano aveva suscitato numerose polemiche ma i 188 passeggeri al giorno confermano la bontà dell’operazione per la quale ci siamo battuti fin dall’inizio e il numero dei viaggiatori potrebbe perfino indurre ad un abbassamento del prezzo del biglietto”.

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