(Lu. Bi.) – L'università di Medicina di Terni ha compiuto un ulteriore passo in avanti verso l'eccellenza del polo scientifico grazie all'inaugurazione dei nuovi laboratori, consegnati ieri alla facoltà dalla Regione, Provincia, Comune, e l'azienda ospedaliera Santa Maria, senza dimenticare il ragguardevole impegno economico della Fondazione Carit che ha contribuito con 500 mila euro all'attivazione dei laboratori. Presenti alla consegna i massimi esponenti delle forze scese in campo per realizzare il progetto: il sindaco Di Girolamo, il Rettore Francesco Bistoni, il prorettore Pietro Burrascano, il preside di Medicina Adolfo Puxeddu, il presidente della Provincia Feliciano Polli, l'assessore regionale Gianluca Rossi, il presidente del consorzio per il completamento del corso di laurea Ciano Ricci Feliziani, il presidente della Fondazione Carit Mario Fornaci. Il completamento dell'area tecnica del polo ternano ha indotto il sindaco a spendere parole importanti nei confronti della struttura che non riesce a decollare per i pesanti tagli economici imposti dal governo all'Università. I lavori della nuova facoltà di medicina sono iniziati nel 2000 e terminati nel 2010, ma il complesso non è ancora attivo per la mancanza dei fondi necessari: “Se ci diamo una mano, se continuiamo a portare avanti il lavoro sinergico tra università, istituzioni locali e Fondazione Carit, possiamo raggiungere l'obiettivo di aprire nella sua interezza la sede della Facoltà di Medicina entro il nuovo anno accademico”. “Questa nuova e bella struttura è stata progettata nel 2000 – ha continuato Di Girolamo – ed è stata completata nel 2010, in un quadro economico completamente diverso, attraversato da una crisi durissima, caratterizzata anche dai pesanti tagli che sono ricaduti sulla formazione e sulla ricerca. La situazione è difficile, ma ritengo che il lavoro straordinario che è stato fatto dall'università, dalle istituzioni locali, dalla Fondazione Carit possa andare avanti e arrivare all'obiettivo finale, quello dell'attivazione di questa struttura nel suo complesso. L'università ha senso se ci sono le aule, i laboratori, gli uffici amministrativi. La nuova sede di Medicina è nata proprio per tenere insieme questi elementi, per coniugare la didattica con la ricerca, elemento essenziale per confermare il nostro Paese nel quadro avanzato dell'Europa”. “Con l'inaugurazione dei laboratori scientifici – ha dichiarato l'assessore regionale allo Sviluppo Economico Gianluca Rossi – si realizza un ulteriore tassello della nuova sede della facoltà di Medicina di Terni, frutto della stretta sinergia tra le istituzioni pubbliche. Un passo in avanti verso il completamento di un'opera strategica per la presenza universitaria a Terni che viene ulteriormente qualificata dai tre laboratori consegnati oggi, nei tempi stabiliti, dal Consorzio formato da Regione, Provincia e Comune di Terni, Università degli studi di Perugia e Azienda ospedaliera di Terni. L'apertura dei laboratori – ha proseguito Rossi – riveste un significato particolare in un momento come l'attuale in cui, da parte del governo nazionale, si assiste a un taglio generalizzato di risorse per l'Università e la ricerca. A Terni viene invece potenziata la ricerca applicata, rafforzando le attività che fanno della facoltà di Medicina umbra uno dei fiori all'occhiello della regione. Determinante il ruolo della Fondazione Cassa di Risparmio di Terni, che ha contribuito con 500mila euro per l'attivazione dei laboratori scientifici. L'inaugurazione di oggi rappresenta un riconoscimento dell'attività di Paolo Candelori, la cui scomparsa segna una grave perdita per Terni. Fino a pochi giorni fa alla guida della Fondazione Carit ha sempre sostenuto le attività formative, sociali e culturali del territorio, contribuendo alla sua crescita''.