(Lu. Bir.) – Si è tenuto questo pomeriggio, al caffè letterario della bct, il primo dei 4 incontri per commemorare il centenario della scomparsa di Virgilio Alterocca. Ad andare in scena è stata la simpatica iniziativa del dilettante storico Angelo Ceccoli che ha immaginato di intervistare il fantasma di Alterocca, interpretato da Domenico Cialfi. Non si parlerà certo della performance dei due attori, ma piuttosto della passione e delle generosità di un appassionato che sembra essere molto più interessato nel mantenere viva la memoria storica della città di qualche ‘intellettuale'. Al suono di un campanello, “collegato al Paradiso” – dice scherzando col pubblico Ceccoli – ecco comparire sulla scena il ‘nostro' Alterocca che si rende ben disponibile a farsi intervistare scendendo in dettagli della sua vita privata che nessuno conosceva prima e in alcuni aspetti storici culturali di una Terni all'alba del 1900. Alla domanda di raccontare il suo rapporto con la città Virgilio Alterocca risponde: “Sono giunto a Terni nel 1877 per fondare un'industria di cartoline e ho talmente amato questa città che mi sono messo in gioco anche politicamente per difenderne gli interessi. Ho ricoperto il ruolo di pubblico di consigliere comunale nelle file del Partito Socialista, mentre le mie aziende portavano grandi riconoscimenti in Italia e all'estero: nel 1892 ho ricevuto un'onorificenza di 1° grado dal Ministero dell'Istruzione, nel 1994 una medaglia per la mostra di Milano e una d'oro, nel 1900 a Parigi per oltrepassare poi i confini europei con l'esposizione del 1904 a S. Louis negli Usa. Ho contribuito a fondare la Pubblica Assistenza di cui sono stato Presidente per 20 anni, tanto che dopo la mia morte l'organizzazione è stata in lutto per ben 6 mesi. Ho investito sul Politeama portando a Terni lo spettacolo di Buffalo Bill, ho fondato una compagnia telefonica, sono stato consulente del comune di Siena e soprattutto ho fondato la Scuola di Arti e Mestieri per formare una popolazione che contava l'83% di analfabeti allora. Grazie alla mia scuola i giovani hanno avuto l'opportunità di trovare impiego nelle acciaierie, quando in precedenza non sapevano neanche riconoscere i segnali di pericolo”. Dopo questa descrizione tra il sogno e la realtà, Virgilio Alterocca ha ripreso la sua valigia e ha fatto ritorno nella memoria di Terni, lasciando il pubblico divertito che ha contraccambiato la gentilezza dell'ospite con applausi convinti.
SUCCESSO ALLA BCT PER “L'INTERVISTA IMPOSSIBILE” A VIRGILIO ALTEROCCA
Mer, 03/11/2010 - 18:07