"STORIE DI VILLE E GIARDINI": SI CHIUDE SABATO A VILLA FIDELA L'EDIZIONE 2009 - Tuttoggi.info

“STORIE DI VILLE E GIARDINI”: SI CHIUDE SABATO A VILLA FIDELA L'EDIZIONE 2009

Redazione

“STORIE DI VILLE E GIARDINI”: SI CHIUDE SABATO A VILLA FIDELA L'EDIZIONE 2009

Gio, 10/09/2009 - 16:59

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Si conclude con l'appuntamento di sabato 12 settembre a Spello l'edizione 2009 di “Storie di Ville e Giardini”, la manifestazione itinerante organizzata dall'Assessorato al Turismo della Provincia di Perugia, in collaborazione con la Sezione umbra dell'Associazione delle Dimore Storiche Italiane, che ormai da cinque anni conduce i propri partecipanti alla scoperta di storiche residenze signorili e di parchi e giardini. E sarà proprio la visita ad una prestigiosa dimora di proprietà della Provincia, il complesso architettonico di Villa Fidelia con il suo scenografico alternarsi di giardini e corpi di fabbrica, l'evento finale di questa stagione per il quale, nonostante si tratti ormai di una visita ricorrente nell'ambito della manifestazione, si è già registrato il ‘tutto esaurito' nelle prenotazioni, a conferma del costante gradimento del pubblico per l'iniziativa. L'appuntamento a Villa Fidelia si arricchisce quest'anno di un ghiotto “fuori programma”: la visita alla vicina chiesa romanica di San Claudio, con gli splendidi affreschi trecenteschi di cui è stato appena ultimato il restauro ad opera del Comune di Spello con la collaborazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia.

Visite guidate: inizio primo turno ore 16.00, inizio secondo turno ore 18.00

Villa Fidelia

Il complesso di Villa Fidelia si affaccia sulla pianura umbra a sud ovest di Spello, lungo le prime pendici del Subasio, sulla Via Flaminia. Il luogo ha lontane origini sacre pagane: la villa suburbana si imposta infatti sull'area di quello che fu il Sacrario Federale della Gens Umbra, monumentalizzato poi in epoca romana repubblicana con l'edificazione di un santuario dedicato a Juppiter e Venus nella cui area, ai piedi del pendio, erano compresi un teatro ed un anfiteatro di cui restano visibili la pianta ellittica e molti ruderi. Il sito è ricordato anche (Chiesa di San Fedele, XVII secolo) per il martirio di San Felice Protovescovo di Spello.

I resti degli antichi sacelli classici si trovano nelle fondazioni della Cinquecentesca originaria dimora signorile di campagna voluta dai conti Acuti Urbani di Spello e funzionale all'attività agricola della famiglia, di cui restano poche tracce. Fu il gusto della nobildonna romana Teresa Pamphili Grillo a dare – due secoli dopo – forma elegante e spettacolare alla villa, ampliata e ristrutturata, e con, in particolare, l'allestimento di un giardino all'italiana con geometriche siepi di bosso e piante di limoni e rose. Seguirono trasformazioni nel corso del XIX secolo, forse su progetto dell'architetto Giuseppe Piermarini, ed ampliamenti di gusto neo-palladiano negli anni '30 del XX secolo dovuti al Bazzani, su commissione di Decio Costanzi. La veduta d'insieme di strutture ed aree verdi comprende un galoppatoio di lecci, un giardino barocco o vesuviano, il cosiddetto Piccolo Teatro ed il Ninfeo.

Lo splendido Casino di Villeggiatura – oggi noto, appunto, come Villa Fidelia – è stato acquistato dalla Provincia di Perugia nel 1974 dalla famiglia Costanzi, che ne fu l'ultima proprietaria. La Villa e l'ex Limonaia, di cui la Provincia ha curato nel 2000 la ristrutturazione, sono oggi sedi di mostre d'arte ed iniziative culturali, mentre nel parco sono stati ripristinati angoli suggestivi quali il Prato della Magnolia, il Piccolo Teatro ed il Ninfeo che diventano in estate scenari naturali per spettacoli all'aperto.

Chiesa di San Claudio

La chiesa, nata alla fine dell'XI secolo come possesso dell'abbazia camaldolese di San Silvestro di Collepino, sul primo scorcio del XIII secolo venne a costituire una tappa del percorso sacro, cadenzato da una fitta rete di santuari e spazi cultuali che, seguendo il tracciato dell'antichissima via Flaminia, conduceva verso la tomba di Francesco d'Assisi e, al contempo, veniva a collegarsi ad uno dei terminali del Tracciato Lauretano, ubicato nella vicina Foligno. Luogo ideale di raduno, questo era dunque San Claudio, dato che nei pressi sorgevano i resti imponenti dell'anfiteatro romano, anello ideale nel quale situare un percorso fieristico e dove scambiare merci ed animali. Ed in effetti il piccolo santuario rurale dedicato al martire San Claudio, protettore degli scalpellini e dei muratori, fu a lungo meta di pellegrinaggio e luogo frequentatissimo in occasione delle numerose feste e fiere che qui cominciarono a svolgersi annualmente.


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