Squarta, tra Covid e politica: io credo nella scienza | Appello bipartisan per il vaccino

Squarta, tra Covid e politica: io credo nella scienza | Appello bipartisan per il vaccino

Massimo Sbardella

Squarta, tra Covid e politica: io credo nella scienza | Appello bipartisan per il vaccino

Mer, 30/12/2020 - 14:57

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Squarta, Fioroni e Meloni parlano dell'attività del Consiglio regionale nell'anno segnato dall'emergenza Coronavirus

Appello bipartisan per il vaccino anti Covid dall’Ufficio di presidenza dell’Assemblea legislativa dell’Umbria. Il presidente Squarta, insieme alle vice presidenti Fioroni e Meloni, non ha dubbi: dalla pandemia si esce con una adesione di massa alla vaccinazione.

“Io credo nella scienza – dice il presidente Squarta -. Ci sono dei meccanismi internazionali che validano i vaccini. Dobbiamo crederci, altrimenti mettiamo in discussione tutto”. Da qui il suo appello agli umbri perché aderiscano alla campagna di vaccinazione, pur nel rispetto della libertà di scelta.

Stesso tono nel messaggio della vice presidente Paola Fioroni. Che ricorda l’importanza della vaccinazione in questa fase di “convivenza con il virus”.

L’appello è bipartisan. Anche la vice presidente Simona Meloni, espressione della minoranza, afferma: “Quando sarà il mio turno mi vaccinerò. Credo nella scienza e nella medicina. So bene – aggiunge – che ci sono scetticismi, ma non può esserci ripresa economica senza ripresa sanitaria”.

L’emergenza economica

L’economia della regione, con le conseguenze della crisi indotta dalla pandemia, preoccupa anche i consiglieri regionali. Squarta usa l’espressione “vaccino economico” e ricorda i disagi, ad esempio per il commercio, danneggiato particolarmente, rileva, dal blocco degli spostamenti tra comuni.

Tutto l’Ufficio di presidenza concorda sul fatto che l’emergenza economica, dopo quella sanitaria, sia una priorità. Diverse, ovviamente, sono le valutazioni sull’operato della Giunta: Squarta e Fioroni le difendono, Meloni vorrebbe più azioni concrete e meno annunci.

Il Covid non ha fermato il Consiglio regionale

Tutti, poi, concordano sul fatto che il Covid non abbia fermato i lavori del Consiglio regionale. Certo, la pandemia ha limitato alcune attività. Ma i lavori sono proseguiti regolarmente (due sole le sedute in videoconferenza). E comunque, anche nell’emergenza, si è riusciti, grazie anche alle tecnologie, ad “aprire” quel Palazzo che è l’obiettivo di tutti.

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