Jac. Bru.
Arrivano i primi provvedimenti ufficiali dopo la bocciatura del piano regolatore generale del comune di Spoleto ad opera del Consiglio di Stato. La giunta, durante la riunione di ieri, ha licenziato un provvedimento che, si legge testualmente, “sospende temporaneamente le attività di riscossione coattiva degli avvisi di accertamento e delle cartelle esattoriali in scadenza e relative al recupero dell’Imposta Comunale sugli Immobili (ICI) sulle aree fabbricabili rese tali in forza del P.R.G. parte strutturale ed operativa adottati ed approvati negli anni 2003 e 2008”.
Non retroattiva – Una boccata di ossigeno, dunque, per tutti coloro che dopo l’adozione dell’ultimo Prg avevano visto cambiare la destinazione d’uso dei terreni di loro proprietà cominciando a pagare l’Ici. La sospensione però non riguarda i pagamenti già effettuati, ma soltanto le cartelle in scadenza in questi giorni, a partire da domani, 28 marzo.
Come ottenerla – E, per giunta, non sarà automatica. Saranno infatti gli stessi proprietari di aree edificabili a dover presentare agli uffici comunali una formale richiesta. Solo in presenza di quest’ultima l’amministrazione provvederà a comunicare ad Equitalia i nominativi di coloro ai quali non dovrà essere inviata la cartella.
Sospensione temporanea – Il provvedimento della giunta arriva a distanza di diverse settimane dal pronunciamento del Consiglio di Stato (era il 19 febbraio, ndr), durante le quali alcuni cittadini hanno già presentato dei ricorsi ed hanno cominciato a circolare voci su di una possibile “class action”. Con il provvedimento di ieri la giunta ha voluto probabilmente evitare guai peggiori, anche se, si legge nel documento, “la sospensione si protrarrà sino al pronunciamento della Suprema Corte di Cassazione sul ricorso presentato dal Comune di Spoleto e/o di eventuali deliberazioni comunali ed altri interventi normativi di sanatoria rispetto alla Sentenza del Consiglio di Stato, tutti attesi entro il mese di aprile”.
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