È attualmente ricoverato presso l’unità operativa di Medicina dell’ospedale di Città di Castello un paziente con sospetta tubercolosi polmonare, per la quale si attende ancora l’esito degli esami colturali. Si tratta di un caso di importazione, visto che il paziente è tornato nei giorni scorsi da uno Stato dell’America meridionale dove era residente da alcuni anni.
Il personale che ha assistito il paziente ha prontamente comunicato il sospetto alla direzione di presidio e l’ospedale e i servizi territoriali della Usl Umbria 1 hanno tempestivamente adottato tutti i provvedimenti necessari per la tutela della popolazione.
Per scoraggiare inutili allarmismi, la direzione di presidio ricorda che l’ospedale di Città di Castello è una struttura normalmente deputata a gestire casi di patologie infettive diffusive (quali ad esempio TBC, Meningite meningococcica, infezioni da germi infettivi multi resistenti), secondo specifiche procedure che garantiscono sia l’idoneo trattamento dei pazienti sia la massima sicurezza per pazienti ed operatori, ponendo in essere tutte le specifiche azioni finalizzate a prevenire la diffusione del contagio. La media dei casi di malattie infettive gestiti all’ospedale di Città di Castello è di circa 25 casi all’anno con una netta diminuzione registrata negli ultimi tre anni.