Presentato al pubblico il progetto di inserimento nell'Arca del Gusto Slow Food di due prodotti storici e tipici della gastronomia altotiberina, "Stanno scomparendo, tuteliamo le nostre tradizioni"
Crostini briachi e budelli di porchetta in odore di scomparsa e, addirittura, di oblio. Per questo venerdì 26 novembre, nel “Locale Amico di Slow Food” Orto & Bio di Città di Castello, è stato presentato il progetto di inserimento nell’Arca del Gusto di due prodotti storici e tradizionali dell’Alta Valle del Tevere
Agli intervenuti – dopo una breve saluto del gestore del negozio – è stato presentato il progetto Arca – che vuole tutelare gli antichi sapori e farli riscoprire nella loro autenticità – e descritti i due prodotti, di cui a breve verrà appunto richiesto l’inserimento in questo programma di salvaguardia mondiale dei cibi (sono attualmente 150 le nazioni del globo con prodotti nell’Arca del Gusto, per un totale di 5642 ricette).
Vinsanto e mazzafegato, le due eccellenze altotiberine che rappresentano l’Umbria in Italia
E’ stato infatti sottilineato che – dopo la recente chiusura di due storiche macellerie tifernati (Bigotti e Rebiscini) – per quanto se ne sappia, non c’è piu nessuno che produca budelli di porchetta, anche a causa delle non sempre coerenti norme igieniche vigenti.
Per quanto riguarda i crostini briachi, invece, sembrerebbero non essere presenti in nessun menu di ristoranti altotiberini. Le ricette private che vengono utilizzate per “riprodurli”, inoltre, fanno spesso uso di ingredienti che nulla hanno a che vedere con la ricetta originale, pensata per confezionare un dolce da consumare negli svaghi del dopoguerra, realizzato con ingredienti comunque presenti nelle dispense familiari (tra cui pane, caffé, alchermes e cioccolato).
Alla fine dell’iniziativa, in attesa di inoltrare preso la richiesta di salvaguardia di questi prodotti, i presenti hanno brindato degustando gli ottimi crostini con Fagiolina del Trasimeno, il primo Presio Slow Food creato in Umbria.