Dal 15 luglio 2020 in Umbria si darà il via libera alle sagre, ma per un massimo di 4 giorni e con regole stringenti. La Regione Umbria starebbe per emanare un’apposita ordinanza, secondo quanto rivela la Fipe.
L’ordinanza dovrebbe prevedere anche l’applicazione rigida dei protocolli in vigore per i diversi aspetti, in primis quello della ristorazione.
Le richieste di Fipe
La decisione è maturata anche in virtù del pressing di Fipe Umbria, la Federazione dei Pubblici Esercizi aderente a Confcommercio, come rivela lo stesso organismo. Il cui presidente Romano Cardinali, nei giorni scorsi, ha incontrato l’assessore regionale alle attività Economiche Michele Fioroni, ribadendo lo stato d’animo delle imprese del settore e la loro situazione di enorme difficoltà, che rendeva inaccettabile una riproposizione delle sagre nella consueta modalità e durata.
“Abbiamo sollecitato con forza il confronto con la Regione sul tema sagre, facendoci interpreti con l’assessore Fioroni della enorme preoccupazione, e spesso rabbia, degli imprenditori della ristorazione, messi già in ginocchio dal lockdown e da una ripartenza molto complicata”, sottolinea Cardinali.
“Importante il limite temporale per le sagre”
“Fermo restando che per noi l’ottimo, e quindi la nostra prima richiesta, era uno stop completo alle sagre puramente “mangerecce”, la soluzione individuata è alla fine la migliore di quelle possibili. La Regione Umbria sta per porre un limite temporale importante che, unito all’obbligo del rispetto dei protocolli e al fatto che la data della sagra va comunicata con largo anticipo, scoraggerà molte iniziative non motivate da vere ragioni culturali, di tradizione o religiose.
Rivedere normativa sulle sagre
Altre Regioni sono state molto più di manica larga, e se la Regione Umbria non fosse intervenuta con un provvedimento restrittivo c’era comunque il rischio di dover applicare direttive nazionali a maglie molto più ampie. Consideriamo inoltre molto importante e apprezziamo la disponibilità dell’assessore Fioroni a rivedere la normativa sulle sagre negli aspetti più problematici, da Fipe Confcommercio Umbria ripetutamente posto all’attenzione delle istituzioni. Una fase di revisione assolutamente necessaria, e che ovviamente vedrà coinvolti tutti gli attori in campo, e quindi in primis l’associazione delle Pro Loco”.
(foto di repertorio)