Incidente al Campo de li Giochi di Foligno durante le prove, Massimo Gubbini avrebbe dovuto gareggiare la settimana prossima ad Ascoli
Sono ore di apprensione a Foligno e ad Ascoli Piceno, dopo che il cavaliere della Quintana Massimo Gubbini è stato protagonista di un grave incidente mentre era in sella al suo cavallo. L’Animoso del rione Giotti – vincitore della Giostra della Sfida appena due settimane fa (nella foto) – stava provando al Campo de li Giochi di Foligno sabato sera in sella al suo cavallo, in attesa della Quintana di Ascoli Piceno in programma l’8 luglio ed in vista della Giostra della Rivincita folignate di settembre. All’improvviso il cavallo avrebbe accusato un malore, sbalzando Massimo Gubbini in terra e travolgendolo. L’animale è poi morto, mentre il cavaliere è rimasto ferito in modo grave ed è stato trasportato in ospedale, dove è stato ricoverato in prognosi riservata visto il trauma cranico riportato.
La notizia è rimbalzata prima ad Ascoli Piceno – dove sabato sono iniziate le iniziative per la giostra marchigiana e dove in serata era in corso il Palio degli sbandieratori e musici – e quindi a Foligno. Grande apprensione, infatti, tra il Sestiere di Porta Tufilla, per il quale Massimo Gubbini avrebbe dovuto correre la giostra ascolana fra una settimana. E preoccupazione si respira a Foligno, che appunto appena due settimane fa aveva celebrato la vittoria dell’Animoso del Giotti per il Palio della Sfida in sella a Daytona man.
Il Nobile Rione Giotti ha commentato in mattinata il grave incidente occorso al suo cavaliere.
“Trovare le parole per esprimere ciò che proviamo in questo momento è impossibile. Non ce ne sono a sufficienza, nessuna basta. Massimo, vorremmo solo farti arrivare tutta la nostra forza, la nostra unità, che tu hai contribuito a far crescere, che tu ci hai permesso di coltivare. Siamo accanto a te, alla tua famiglia, ai tuoi cari. Ci siamo tutti e abbiamo il cuore pieno di speranza. Di rivederti, di riabbracciarti. Il Nobile Rione Giotti ringrazia quanti si stanno prendendo cura in queste ore di Massimo e quanti si stanno stringendo intorno a lui e a noi, a Foligno, ad Ascoli, a Servigliano, ovunque lui si è fatto conoscere ed apprezzare come Cavaliere straordinario e come persona splendida. La vostra forza si unisce alla nostra. Siamo una famiglia. E lo siamo ancora di più ora”.
(articolo in aggiornamento)