“Corrono voci provenienti dagli addetti ai lavori, uffici provinciali competenti, che il percorso per arrivare a rendere agibile il palazzo vescovile di via del Seminario per ospitare il “polo umanistico”, prevede la vendita di un immobile di proprietà comunale, con il ricavato del quale si farebbero i lavori di ristrutturazione della proprietà Arcivescovile. Se ciò fosse vero riteniamo questa scelta socialmente irresponsabile e politicamente inaccettabile, perché prevede l’alienazione di un bene pubblico per realizzare importanti migliorie su un immobile privato, sottraendo risorse di tutti a vantaggio di una grande proprietà immobiliare, che mette in luce tra l’altro rapporti particolari tra l’Ente Ecclesiastico e chi guida le Istituzioni Locali. Chiediamo pertanto un chiarimento su questa situazione e auspichiamo una immediata smentita.Riteniamo altresì che se si vuol percorrere la strada di realizzare del “polo umanistico” in via del Seminario l’unica strada percorribile è quella dell’acquisto da parte del soggetto pubblico del palazzo oggi proprietà della Chiesa”. Associazione Culturale CASA ROSSA