Alleanza Civica "Ci piace veder concretizzare le idee ed i progetti per la nostra città, come quello voluto dal'assessore Paola Agabiti"
Passerà questo pomeriggio, 10 novembre, al vaglio del Consiglio Comunale di Spoleto la pratica relativa al recupero e valorizzazione del Deposito delle Opere d’Arte di Santo Chiodo e il recupero completo dell’Ex Mattatoio in viale Martiri della Resistenza.
La nota di Alleanza Civica:
Di seguito la nota in merito dei consiglieri di Alleanza Civica, Gianmarco Profili e Alessandra Dottarelli.
Avevamo già annunciato in campagna elettorale e ribadito anche negli scorsi mesi il progetto della Regione Umbria che riguarda la valorizzazione del deposito delle opere d’arte di S. Chiodo e il recupero dell’ex Mattatoio, da realizzare con i fondi del PNRR.
Un progetto fortemente voluto dall’Assessore Paola Agabiti, che conferma la grande attenzione della Regione per la città di Spoleto.
Il deposito di S. Chiodo era stato inserito nel PNRR della Regione Umbria con la precisa volontà progettuale di incrementarne le attività relative al ripristino e alla valorizzazione delle opere d’arte, nonché di ampliare gli spazi per l’esposizione dei beni recuperati e renderlo, così, un centro d’interesse nazionale.
Quanto all’ex Mattatoio, l’edificio vedrà finalmente realizzato il totale recupero dopo anni di completo abbandono e acquisirà la nuova funzionalità di laboratorio in grado di accogliere anche i visitatori, in appendice alla struttura di S. Chiodo.
Per tradurre in realtà il progetto, a luglio del 2022 la Regione Umbria aveva proposto al Comune di Spoleto un Piano Attuativo in variante al Piano Regolatore Generale, per la realizzazione di un nuovo edificio da destinare alla conservazione e alla valorizzazione dei beni storico-artistici, archivistici e librari dell’Umbria, piano che a settembre ha ricevuto parere positivo.
Domani il Consiglio Comunale viene chiamato ad approvare la variante urbanistica al P.R.G. per realizzare il nuovo edificio. Manca solo questo passaggio perché la Regione possa mettere a terra il progetto.
Infatti, una volta approvata la variante urbanistica, potrà essere avallato anche il progetto esecutivo e i lavori avranno subito inizio.
Insomma, una capacità progettuale solida e concreta, una programmazione pratica e realistica dimostrata dalla Regione che, non solo renderà fruibili ai visitatori le opere d’arte raccolte nelle regioni del Cratere, ma porterà alla nascita di un centro di ricerca innovativo e di alto restauro, un centro di ricerca così rilevante, in grado di valorizzare il ruolo culturale di Spoleto e di trasformare la città in un punto di riferimento italiano ed europeo.
Sono queste le buone pratiche politiche da mettere in atto per usare al meglio i fondi del PNRR, finalizzati anche al futuro recupero dell’immenso patrimonio storico-artistico italiano.