Summit tra sindacati e Comune di Gubbio (capofila della Fascia) "Non sono state ancora assegnate le risorse 2022-2024 per la non autosufficienza, a rischio la prosecuzione dei servizi e i nuovi inserimenti"
Settore della non autosufficienza: è emergenza risorse nel territorio dell’Alto Chiascio. Un dato di fatto che emerso nei giorni scorsi durante un incontro sul tema, svoltosi a Gubbio tra la struttura dirigenziale del Distretto sanitario, Cgil, Cisl, Uil, l’assessore alle Politiche sociali Simona Minelli e le organizzazioni dei pensionati Fnp, Cisl, Uilp, Uil e Spi Cgil.
Sotto esame sono finite le problematiche sociali dei singoli Comuni (Gubbio, Gualdo Tadino, Costacciaro, Fossato di Vico, Scheggia e Pascelupo, Sigillo) e le risposte complessive da dare al “disagio dilagante, derivante dalla pandemia e preesistente, dovuto alla non autosufficienza e all’invecchiamento”.
Sono quindi state illustrate le linee di azione del Distretto per quanto riguarda gli interventi svolti e programmati per le diverse tipologie di prestazioni: residenziale, semiresidenziale, domiciliare, assistenza diretta, indiretta ed altro, rivolte alle persone non autosufficienti, oltre 1.000 sul territorio. Sono emerse inoltre anche le fragilità di famiglie e persone con disabilità, aggravate in maniera esponenziale dalla emergenza Covid, in modo particolare gli anziani soli e le fasce dei giovani adolescenti.
Forti preoccupazioni sono determinate anche dal fatto che ancora non sono state assegnate le risorse 2022-2024 per la non autosufficienza e per i segnali di ridimensionamento dei “fondi Prina” (assegni di cura), che determinano una mancanza di liquidità ed una difficoltà programmatoria, che mette a rischio la prosecuzione dei servizi per le persone già in carico, ma che potrebbe comportare anche il blocco per nuovi inserimenti, allungando le liste di attesa e determinando situazioni di criticità molto pesanti.
Lo stesso adeguamento delle rette per le residenze protette, con delibera regionale, sta creando un profondo disagio alle famiglie e, in mancanza di risorse per i Distretti, crescono le difficoltà a garantire le integrazioni. I sindacati hanno espresso forti perplessità per la situazione che si sta determinando, “che porterà, in assenza di interventi da parte della Regione, ad uno stop delle prestazioni, in modo particolare per l’assistenza domiciliare e ad un blocco delle erogazioni economiche per le gravi e gravissime disabilità”.