Nocera Umbra, la Corale Santa Cecilia online per le celebrazioni di Pasqua

Nocera Umbra, la Corale Santa Cecilia online per le celebrazioni di Pasqua

Redazione

Nocera Umbra, la Corale Santa Cecilia online per le celebrazioni di Pasqua

Gio, 01/04/2021 - 12:56

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Un numero ridotto di coristi sarà in chiesa

Pasqua con la Corale Santa Cecilia di Nocera Umbra in formato ridotto. Un Triduo Pasquale celebrato nel rispetto delle norme anticovid, non consentirà la piena animazione liturgica delle celebrazioni da parte della Corale Santa Cecilia. Pur tuttavia nella Cattedrale di Nocera Umbra, pur rispettando l’art. 3 commi 2 e 6 allegato 1 DPCM novembre 2020 e seguenti, il maestro Michele Fumanti metterà a disposizione delle celebrazioni del Triduo Pasquale, un numero ridotto di cantori, i quali animeranno le Liturgie previste, avendo cura di non assumere la configurazione classica del Coro.

La Corale Santa Cecilia non si spegne

La voce della Corale – spiega la presidente Mariella Marinangelinon è silente e seppur tra mille difficoltà, i cantori della Corale, insieme al proprio maestro hanno lavorato, in presenza e on line, per garantire la partecipazione alla Rassegna “Cantare la Quaresima” organizzata dai Madrigalisti di Perugia, riscuotendo sinceri apprezzamenti e tante visualizzazioni della propria esibizione, e per offrire, sempre via web, una “Riflessione musicale per la Pasqua”, sostenuti dal Comune di Nocera Umbra, dall’ARCUM e dalla Parrocchia di Ponte Parrano dove sono avvenute le registrazioni“.

I brani della Corale online

Ecco quindi, a partire da giovedì 1 aprile 2021, che attraverso il canale youtube della Corale e pagina Facebook, tutti potranno vedere e ascoltare l’interpretazione dei due i brani che il maestro Michele Fumanti ha scelto: “In monte Oliveti” del lituano Jouzas Naujalis, un testo tratto dal Primo Responsorio dell’Ufficio delle Tenebre che si recita nei tre giorni che precedono la Pasqua e che esprime la drammaticità della richiesta di Gesù che, sul monte degli Ulivi, chiede al Padre di allontanare da sé il calice della passione; e “Popule meus” un pezzo di Giovanni Pierluigi da Palestrina proveniente dagli Improperia, serie di responsori parte della Liturgia per il Venerdì Santo. Una struttura antifonale che alterna le invocazioni iniziali del coro con un piccolo coro di solisti. Lo stile e la magistrale scrittura di Palestrina rendono il brano particolarmente solenne ed esalta le parole che Gesù rivolge sulla croce al cuore degli uomini.

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