L'analisi di Perugia Meteo sulla pioggia caduta in Umbria ieri, temperature elevate fanno ingrossare fiumi: "Criticità si esauriranno presto"
In un giorno – quello di martedì 17 gennaio – caduta quasi la pioggia attesa in un mese in alcune zone dell’Umbria. Una situazione simile a quanto avvenuto una decina di giorni fa (il 9 gennaio) nell’Umbria centro-meridionale.
Con la siccità dei mesi scorsi che viene associata, dunque, a temporali violenti che provocano allagamenti e frane, mantenendo però un clima autunnale, con temperature al di sopra della media stagionale.
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A monitorare la situazione sono la rete delle centraline di Linea Meteo e l’associazione Perugia Meteo. Ed è proprio Michele Cavallucci dello staff di quest’ultima a tracciare un quadro della situazione delle ultime ore, ma anche di quanto è atteso per le prossime.
“La giornata del 17 gennaio 2023 – spiega Michele Cavallucci di Perugia Meteo – sarà ricordata per la grande quantità di pioggia caduta, in certe zone quasi la pioggia che dovrebbe cadere nell’intero mese di gennaio, con quota neve molto elevata, cosa che ha favorito l’ingrossamento di torrenti e fiumi, che hanno provocato alcuni disagi e criticità locali.
La situazione è stata accentuata da una anomala linea temporalesca che, nello spazio di 5 ore, ha attraversato la regione da nord a sud, associata anche a grandinate anche forti, che hanno aumentato in modo importante la portata dei corsi d’acqua. Le criticità presenti questa mattina, per fortuna, si esauriranno presto, visto che i fiumi stanno già diminuendo la loro portata, venendo meno l’apporto di precipitazioni importanti, ma resta il fatto che erano molti anni che non si aveva un innalzamento del livello dei corsi d’acqua così rilevante, nel mese di gennaio.
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Un discorso a parte va fatto per la zona del Trasimeno, – conclude – colpita da precipitazioni abbondanti che hanno fatto aumentare in modo corposo anche il livello degli affluenti, fatto che dovrebbe portare ad un incremento del livello del Lago, quanto mai auspicabile, visto il deficit cronico che lo attanaglia da diversi anni”.
