(Elisa Panetto)- 700 pannelli fotovoltaici di 90 kw/h di produzione complessiva per un totale di 100mila kw all’anno: sono solo alcuni numeri dell’impianto fotovoltaico di 350mila euro interamente realizzato e finanziato, senza nessun finanziamento pubblico, dal Dopolavoro Ferroviario di Foligno. Un’opera importante che, oltre a rendere l’associazione completamente autonoma – l’energia in eccesso verrà immessa nella rete Enel –, dimostra l’attenzione del direttivo folignate verso i temi dell’ambiente, dell’inquinamento e delle energie rinnovabili. L’obiettivo, però, è non fermarsi qui: tra i progetti c’è infatti anche la realizzazione di un impianto di riscaldamento che possa sfruttare l’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici.
Il progetto di realizzazione dell’impianto è nato nel marzo del 2009 come uno dei primi impegni dell’attuale direttivo del Dlf folignate: dall’idea alla realizzazione, però, sono trascorsi circa 2 anni, non solo per la progettazione ed i preventivi ma anche e soprattutto a causa di difficoltà pratiche e burocratiche che hanno diviso il sogno dalla sua concretizzazione. “Più di una volta ho pensato di dover abbandonare viste le molte difficoltà, essendo il Dlf anche un’associazione no profit – racconta il presidente Ezio Spigarelli –, invece lo scorso ottobre si è sbloccata la situazione, anche grazie all’aiuto di persone che ci hanno messo negli uffici giusti. Ora sono molto soddisfatto. L’impianto ci permette di avere un’autonomia gestionale e ci fa risparmiare. Le risorse in più, oltre a pagare il mutuo, andranno a beneficio della comunità”. I lavori per la realizzazione dell’opera, affidati alla Cre Fotovoltaico s.r.l., sono iniziati a novembre e finiti nel dicembre 2010, mentre l’impianto è stato messo in funzione lo scorso 15 febbraio: sta producendo, ma si tratta ancora di una prima fase di monitoraggio. I 700 pannelli fotovoltaici, inoltre, sono stati montati all’interno della sede del Dopolavoro Ferroviario sul tetto di due strutture: una parte nella palazzina-bar (20 kw/h) ed un’altra nel salone dei concerti (70 kw/h).
Oltre al presidente Spigarelli, erano presenti alla conferenza stampa di presentazione dell’impianto, nella Sala Congressi del Dlf (via Piave 2/A), Goffredo Strappini, segretario dell’associazione Dopolavoro Ferroviario di Foligno, l’ingegnere Alessandro Lini, il progettista di Cre Fotovoltaico s.r.l., e Fulvio Ciotti di Ciotti Impianti Elettrici.
“L’impianto è stato collegato alla rete elettrica a febbraio – ha spiegato l’ingegnere Lini – e garantirà la quasi totalità dell’indipendenza: secondo i primi dati riuscirà a produrre circa 100mila kw all’anno. Ieri, in un giorno, ne sono stati raggiunti 400. Il progetto ha subito delle modificazioni anche perché in questi due anni la tecnologia è cambiata: ad esempio, abbiamo ridotto le superfici occupate per la copertura del tetto”. “Devo ringraziare le organizzazioni sindacali e i dirigenti delle Ferrovie dello Stato nelle pratiche, la Bcc che ci ha finanziato fidandosi, il Dlf di Roma per le firme a garanzia nell’irreparabile e la Cre Fotovoltaico s.r.l. per il buon prezzo” ha aggiunto Spigarelli, anticipando le attività: “vorremmo realizzare un campus a costo bassissimo per i soci per poter aiutare chi lavora. Inoltre, entro uno massimo due mesi e comunque prima delle vacanze estive, costruiremo un campo di calcetto nell’area adiacente al bocciofilo completamente recintato a voliera e in erba sintetica”.
È giunto da Roma anche Vito Tedesco, presidente della Patrimonio del Dlf Srl. “Il dopolavoro era in fitto dalle ferrovie e quando sono diventate spa abbiamo iniziato ad acquistare questi beni per metterli in sicurezza. A dicembre abbiamo acquistato quello di Foligno e per noi è un sogno che si realizza visto che per anni è stato precario. È un grande obiettivo raggiunto, un bene aperto alla collettività, per questo vogliamo lavorare in sinergia con il comune, senza restare chiusi nella cerchia dei ferrovieri, anche perché, ora, viene a mancare la materia prima. La nostra idea è dunque quella di aprirci alla collettività: non più lato binari ma lato città. Noi ci siamo e vogliamo dare una mano nel sociale. Quello di Foligno è il primo Dlf che accende l’interruttore del fotovoltaico: seguiranno Livorno, Treviso e Vicenza. Contiamo molto, dunque, sull’esperienza di Foligno e ringraziamo la Bcc per il finanziamento e la Cassa di Risparmio di Foligno per il mutuo a condizioni buone: questa sensibilità e attenzione non l’ho vista in altre parti d’Italia. Delle 111 associazioni territoriali, Foligno è l’unica rimasta in piedi dall’esperienza del ventennio ed è uno dei primi che abbiamo acquistato: è una realtà in evoluzione e apripista”.
Il Dopolavoro Ferroviario nasce per volontà dei lavoratori nel secondo dopoguerra. Negli anni settanta la struttura folignate prende corpo e forma e diventa un luogo di aggregazione, di incontro sociale e culturale. Questa l’anima che lo caratterizza ancora oggi. È infatti un luogo dove diverse realtà culturali, ricreative e sportive trovano spazi e sostegno per poter concretizzare e portare avanti nel tempo iniziative e progetti. Le iniziative attive presso il Dlf sono:
-Foto club
-Gruppo archeologico
-Gruppo numismatico e filatelico
-Gruppo teatrale
-Gruppo ballo
-Gruppo pittura
-Gruppo scherma
-Gruppo pattinaggio
-Gruppo bocciofila
-Gruppo ciclismo
-Gruppo calcio e calcetto
-Gruppo scacchi
-Gruppo bonsai
-Corsi di ginnastica
-Gruppo fermodellismo
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