La richiesta del titolare della Umbria Olii, Giorgio Del Papa, di un risarcimento di oltre 35 milioni di euro ai familiari delle quattro vittime ed all'unico superstite della strage di un anno e mezzo fa all'azienda di Campello sul Clitunno, è rimbalzata sui media nazionali. Anche i principali Telegiornali hanno rilanciato la notizia dopo l'articolo di questa mattina di Repubblica (clicca qui) che ha pubblicato l'atto di citazione da parte del legale di Del Papa, Giuseppe La Spina. Il tutto proprio nel giorno in cui la Tyssen Krupp sta concludendo un accordo per 2 milioni di euro per ognuna delle famiglie dei sei operai morti all'interno dell'azienda torinese. Strategie diverse, dunque, per un caso totalmente diverso, visto che i lavoratori della TK erano tutti dipendenti della multinazionale e le responsabilità sarebbero quindi tutte in capo ad essa. Al contrario di quelle che dovranno esser giudicate per la strage di Campello sul Clitunno: da una parte i periti della procura che puntano l'indice verso Del Papa, dall'altra quelli dell'imprenditore che imputano la responsabilità agli operai delal ditta Manili di Narni.
Ma il 'caso' ormai è scoppiato e non mancano le reazioni. Durissima quella di poco fa del segretario comprensoriale della Cisl, Bruno Piernera (nella foto), che definisce “inusuale, barbara e inaccettabile una richiesta come quella avanzata da Del Papa. Avrei compreso – dice Piernera – se la richiesta fosse stata avanzata nei confronti della ditta appaltatrice ma è intollerabile che si sia attaccato così duramente le famiglie delle quattro vittime. Questo 'segnale' non può e non deve passare da una terra di civiltà e di diritti come l'Umbria”.
Ma non si ferma qui il sindacalista. Ha già avuto un primo colloquio con l'avvocato della Cisl, Maurizio Riommi. E un altro seguirà domani pomeriggio. “Lotteremo con tutte le nostre forze – conclude Piernera – senza escludere anche un eventuale nostro coinvolgimento in sede giudiziaria. Non escludo alcuna forma di pressione e di manifestazione in difesa di chi nel posto di lavoro ci ha lasciato la vita. A questo punto è un nostro dovere tutelare la dignità di quei poveri lavoratori e delle loro famiglie”.
Non meno pesante il giudizio espresso poco fa dall'onorevole Sandro Gozi (Pd): “in merito alla vicenda Umbria Olii ed alla richiesta di mega risarcimento fatta dall'azienda dei confronti dei parenti delle vittime, devo confessare che mai nella mia intera vita avevo visto qualcosa di più disgustoso o ributtante. Non voglio interferire nella vicenda giudiziaria od esprimere giudizi su eventuali responsabilità o errori. Ma mi aspetto da tutti, e in primo luogo dai responsabili dell'azienda e da chi li consiglia legalmente, un elementare rispetto per la dignità delle vittime stesse e dei loro familiari, per la dignità del lavoro e per quella di tutti i lavoratori. Tutta la mia comprensione ed il mio sostegno ai familiari delle vittime, ai loro conoscenti ed ai compagni di lavoro, anche nei modi e nelle forme che loro volessero eventualmente ritenere necessari”. (modificato alle 18.24)
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