Elezioni, così gli incastri hanno portato all'ambiziosa squadra FdI VIDEO

Elezioni, così gli incastri hanno portato all’ambiziosa squadra FdI VIDEO

Massimo Sbardella

Elezioni, così gli incastri hanno portato all’ambiziosa squadra FdI VIDEO

Lun, 22/08/2022 - 13:53

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Il ritorno di Guidi, il sorpasso di Pace sponda Campania e la mossa della giovane La Porta per la volata di Squarta | Le mire su Perugia

Per gli elettori e soprattutto per i candidati di Fratelli d’Italia quella di domenica 21 luglio è stata una giornata forse più importante di quella che verrà, il 25 settembre, giorno in cui gli italiani saranno chiamati alle urne per il rinnovo del Parlamento.


Elezioni, le scelte
del centrodestra


Una giornata che, politicamente, si è chiusa poco prima della mezzanotte, quando anche il partito di Giorgia Meloni ha sciolto gli ultimi nodi sulle candidature. Le scelte più difficili, perché in un Parlamento che si vede per la prima volta dimezzato nei numeri FdI punta ad essere primo partito e a raddoppiare i propri rappresentanti. Come in Umbria, dove, sondaggi alla mano, si contenderà il nono posto, l’unico “libero” (sempre in base alle previsioni) per approdare a Roma.


Elezioni, la Lega cambia pelle
per marcare lo scomodo alleato FdI


Ad raggiungere i riconfermati Franco Zaffini ed Emanuele Prisco (il primo, candidato del centrodestra all’uninominale per il Senato, il secondo capolista FdI per la Camera) ci sarà sicuramente Antonio Guidi, già ministro nel Governo Berlusconi. Nel 2018 la catapulta lo portò in Umbria “per spirito di servizio”. “Oggi ci ricordiamo di lui – spiega Zaffini – in un momento in cui quella posizione (capolista al Senato, ndr) è sicuramente eleggibile”.

Ma la vera partita era per accaparrarsi quel posto dietro a Prisco che appunto potrebbe valere il biglietto per Roma. E qui la scelta si faceva difficile, nell’incastro tra anime del partito, territori e appartenenza di genere. Marco Squarta, che da presidente dell’Assemblea legislativa umbra si considera legittimamente il terzo uomo del partito di Giorgia Meloni in Umbria, doveva guardarsi dalla collega in Regione Eleonora Pace. L’alternanza di genere avrebbe voluto una donna dietro a Prisco, in lista. E in effetti una donna c’è, ma a sorpresa è la toscana Chiara Della Porta, vice presidente nazionale dei giovani del partito. Un partito che valorizza i giovani, ricorda Zaffini, ricordando come tutti i candidati che lo accompagnano siano “prodotti del nostro vivaio giovanile”. Come ha iniziato da giovane militante la donna che guida Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, che “ha raccolto una bandiera strappata e ne ha fatto un vessillo”.

Della Porta, candidata anche in Toscana, la sua terra, tirerà la volata a Marco Squarta, a cui lascerà l’eventuale secondo posto per la Camera. Sembra che in Umbria FdI riesca a farlo scattare, confidando nel flop degli amici-nemici della Lega.

Insomma, Squarta alla fine ha di fatto ottenuto quello che chiedeva. Ma ha ottenuto ancora di più Eleonora Pace, dietro nella lista umbra, ma in un secondo posto blindato in Campania, dove non sono mancate le proteste dei circoli locali nel vederla paracadutata in cima al Vesuvio. Ma a Perugia, alla conferenza stampa di presentazione delle liste, lei è apparsa soddisfatta. la più sorridente tra i candidati (facile anche accorgersi di chi fosse il più scuro in volto, e non solo per l’abbronzatura).

Dalla candidatura di Margherita Scoccia (secondo posto per il Senato) non si vede Roma. Ma si ha una visuale privilegiata su Palazzo dei Priori, dove oggi è assessore del sindaco Romizi al suo secondo mandato.

Che si dice soddisfatto dell’incastro trovato il coordinatore regionale Franco Zaffini, tra aspettative umbre e ragion di Stato romana: “Non era facile ricomporre il quadro delle candidature, le ambizioni sono tante”. E lo dimostra il fatto che la presentazione delle liste, nella sedi di via Trasimeno ovest a Perugia, sia la più affollata. In prima fila c’è anche l’amministratrice di Sviluppumbria, Michela Sciurpa, prima dei non eletti che ora vede molto vicino l’ingresso a Palazzo Cesaroni.

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