Alessia Chiriatti
La Provincia di Perugia si è candidata come futuro membro attivo della costituenda società pubblica di progetto per la realizzazione della “Due Mari”, la strada statale di grande comunicazione E78 Fano – Grosseto. Lo annuncia l’assessore alla viabilità della Provincia di Perugia, capofila delle cinque Province direttamente interessate dal tracciato della strada, sottolineando la volontà di partecipare alla realizzazione di un’infrastruttura da tempo auspicata in quanto fondamentale per lo sviluppo dell’Umbria e del Centro Italia.
“A tre anni dalla nascita del progetto ‘Italia Mediana’ e dalla protesta, rimbalzata sulle cronache nazionali, che portò i rappresentanti delle Province di Grosseto, Siena, Arezzo, Pesaro-Urbino e la capofila Perugia a occupare il traforo della Guinza, comincia a vedersi la luce oltre il tunnel”. L’assessore alla viabilità della Provincia di Perugia torna a commentare l’importante passo avanti compiuto per il completamento della E78, la strada dei “Due Mari” da vent’anni in standby. “La nascita della società pubblica di progetto costituita dalle regioni Umbria, Toscana e Marche – prosegue l’assessore provinciale – è la dimostrazione di come i tre governatori vogliano terminare questa infrastruttura che, altrimenti rischia di diventare l’ennesima cattedrale nel deserto, con otto milioni di euro già spesi su un’opera che ne costerà complessivamente 12 milioni. Il traforo della Giunza stava rischiando di diventare l’emblema del fallimento di poter contare su un’arteria viaria ad alto scorrimento tra i mari Tirreno e Adriatico, la prima in Italia anche per questo fondamentale per l’intero Paese. In questi ultimi due anni, durante i quali è stato mantenuto aperto il tavolo tecnico al quale partecipo su delega del Presidente, come Provincia abbiamo tenacemente puntato sull’obiettivo, anche quando altri manifestavano perplessità. Ora che le perplessità sono cadute l’auspicio è che l’iter procedurale si completi celermente”.
A pedaggio elettronico, la strada passerà nei territori di Città di Castello, San Giustino e Citerna, seppure più a nord rispetto al progetto originario. Ciò che è certo è che la E78 non attraverserà più la frazione di Selci, così come dichiarato da prime indiscrezioni, fatto che aveva non di poco allarmato gli abitanti della comunità sangiustinese.
“Siamo sulla strada giusta – ha concluso l'assessore – “Le tre Regioni sono scese in campo in maniera univoca, le cinque Province con noi capofila sono disposte a fare la loro parte attivamente. Ai Comuni, alle istituzioni private (banche, fondazioni, Camere di Commercio, associazioni di imprenditori, commercianti e artigiani), alle organizzazioni sindacali e a tutti i soggetti pubblici e privati dei territori chiediamo di unirsi in uno sforzo comune per realizzare una delle infrastrutture strategiche più importanti per la nostra penisola degli ultimi cinquant’anni”.
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