DA EGGI A SPOLETO: UN TREKKING ALL'ITALIANA TRA CANTIERI FALLITI E ORDINARIO DEGRADO (Foto) - Tuttoggi.info

DA EGGI A SPOLETO: UN TREKKING ALL'ITALIANA TRA CANTIERI FALLITI E ORDINARIO DEGRADO (Foto)

Redazione

DA EGGI A SPOLETO: UN TREKKING ALL'ITALIANA TRA CANTIERI FALLITI E ORDINARIO DEGRADO (Foto)

Mer, 16/09/2009 - 11:27

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“Cantiere che va, cantiere che resta” è l'ultimo tormentone pop che assilla gli abitanti di Eggi. La storia è sempre la stessa e sempre italica. Le ditte si aggiudicano gli appalti e poi in corso d'opera può capitare che dichiarino fallimento, costringendo i cittadini ad accettare uno stato di cose che non trova giustificazioni. Questa volta la 'mala sorte' si è abbattuta sugli abitanti della piccola frazione spoletina, costretti da mesi a districarsi tra svincoli, gincane e pericolose stradine secondarie solo per arrivare a Spoleto. Un orienteering all'italiana insomma.

Al centro della vicenda questa volta c'è la ditta vincitrice dell'appalto per il raddoppio ferroviario della tratta Spoleto-Campello sul Clitunno. In breve, nel gennaio scorso, la stessam in un incontro con i sindacati, aveva confermato la difficile situazione economica dell'azienda. Di li a poco la rottura con la committente – le Ferrovie dello Stato -, l'interruzione dei lavori e, ovviamente, l'inizio dei disagi per gli abitanti di Eggi e per i tanti fornitori diretti nelle zone limitrofe.

Nella stessa area, peraltro, sono iniziati e proseguono i lavori della Tre Valli Eggi-San Sabino, che hanno reso necessaria l'interruzione del tratto di strada che dalla rotonda all'altezza dell'azienda Monini conduce fino al distributore di carburante.

Così, per arrivare a Spoleto le peripezie si moltiplicano e le ultime due alternative rimaste sono: o la strada che dal canile comunale porta fino al Flaminio, stretta, tortuosa e priva di illuminazione e segnaletica orizzontale; o seguire la viabilità provvisoria, che costringe gli automobilisti a snervanti entrate ed uscite sulla quattro corsie per raggiungere le porte della città ducale. Ma non è tutto.

L'area dei lavori, sia interrotti, sia in corso d'opera, è completamente abbandonata a sé stessa. Semafori rotti o sistemati alla meno peggio, centraline elettriche aperte e con le chiavi a penzoloni, detriti di vario genere. E ancora, segnaletica verticale pericolante, tondini in ferro che spuntano dal manto stradale, oltre ovviamente all'immensa quantità di materiali abbandonata dall'azienda andata in fallimento.

Insomma, tra detriti, fallimenti, cantieri, e degrado, la vita per gli abitanti di Eggi si è complicata un bel po'.

(Chia.Fabr.)


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