Coronavirus, arriva l’ulteriore stretta della Regione Umbria, rispetto al Dpcm del 18 ottobre, per contrastare tutti i fenomeni di assembramento. In particolare tra i giovani, che poi diventano veicolo di contagio all’interno delle famiglie.
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Queste le misure in vigore in Umbria da martedì 20 ottobre fino al 14 novembre.
Centri commerciali
Nei centri commerciali ci potrà essere un accesso massimo di persone (una ogni 10 mq nei centri più grandi e 1 ogni 8 mq nei centri più piccoli). L’ingresso deve essere preceduto da misurazione della febbre, conta-persone, segnaletica per garantire il distanziamento, regolamentazione dei parcheggi e degli spazi esterni. Divieto di consumare bevande e cibi nei corridoi e nelle gallerie. I centri commerciali hanno due giorni dall’emissione dell’ordinanza per adeguarsi al protocollo.
Stop alle sale giochi
Sospesa l’attività di sale giochi, sale scommesse e sale bingo. Saranno sospese anche le slot machine nei bar e in altri esercizi.
Scuole: didattica a distanza alle superiori per metà studenti
Nonostante non sia mai stato superato l’80% di capienza dei mezzi pubblici – secondo i dati riportati da Tesei – decisa la stretta anche sulle scuole. La Regione obbliga le scuole, da mercoledì 21 ottobre, alla didattica a distanza per ogni giorno di lezione per il 50% degli studenti nelle scuole superiori, statali e paritarie. Garantite le lezioni in presenza dal nido alle scuole medie.
“Non si esclude – chiarisce Tesei – che poi si possa arrivare a percentuali anche superiori”. Prospettiva che, dall’intervento dell’assessore Coletto, appare quasi scontata. Perché, ricorda l’assessore, se le scuole sono sicure, i momenti di aggregazione prima e dopo le lezioni ed i trasporti sono stati il detonatore del Coronavirus in questa seconda ondata.
Per l’Università c’è la raccomandazione di applicare le lezioni a distanza per il 70% delle lezioni. Salvo per le matricole del primo anno.
Trasporti: riduzione al 60% dei passeggeri
La Regione si impegna a ridurre ulteriormente l’indice di riempimento dei posti consentiti nei pullman portandolo al 60%.
Interventi, come ha spiegato il direttore Sanità, Claudio Dario, che non hanno come obiettivo l’azzeramento dei contagi, ma l’abbassamento della curva per raggiungere un livello di equilibrio e di sostenibilità del sistema sanitario anche rispetto alle esigenze della popolazione. “Con i dati di oggi – chiarisce Dario – riteniamo che con queste misure, nei prossimi giorni, possa esserci un contenimento significativo”.
Palestre e piscine
L’ordinanza della Regione Umbria non prevede una particolare stretta su palestre e piscine. Che in base all’ultimo Dpcm avranno una settimana di tempo, come annunciato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, per adeguarsi ai nuovi protocolli. “I controlli – chiarisce la presidente Tesei – li faranno i soggetti deputati a farlo, e cioè i Comuni con la polizia locale e le forze di polizia, con il coordinamento del prefetto. La Regione però non resterà passiva – aggiunge – perché avrà un’interlocuzione continua con questi soggetti”.
L’appello ai giovani, veicolo di contagio
Misure guardano in particolare ai giovani. “In Umbria – ricorda Coletto – il 21% delle infezioni riguarda ragazzi dai 15-19 anni e il 60% dai 20 ai 30 anni”. Soggetti che poi veicolano il virus nelle famiglie, dove ci sono persone anziane o comunque vulnerabili.
È ai giovani, in particolare, che la presidente Tesei rivolge il suo appello: “Rinunciamo a qualcosa oggi per non perdere tutto domani”.