La letterina con cui Alessandro, un bambino di 9 anni costretto come tutti i ragazzini (e non solo) d’Italia a restare a casa causa Coronavirus, chiedeva al sindaco Andrea Romizi di riaprire il Parco di Sant’Anna ha commosso tanti perugini per la sua tenerezza. Ed anche per la sensibilità dimostrata dal sindaco, che ha voluto chiamare Alessandro per spiegargli le ragioni di queste chiusure, ma anche per dargli la concreta speranza che presto potrà tornare a giocare nel parco vicino casa.
Una letterina, quella del piccolo Alessandro, che Tuttoggi.info ha voluto far conoscere ai perugini e agli umbri. Insieme al colloquio telefonico che il bambino ha avuto con il primo cittadino.
Il messaggio di Romizi ai bambini perugini
Lo stesso Romizi, sul suo profilo Facebook, prendendo spunto dalla lettera di Alessandro, ha voluto mandare un messaggio ai bambini di Perugia, alle prese con questa difficile prova.
“Un nostro piccolo concittadino di 9 anni – il messaggio del sindaco – ha scritto una lettera di suo pugno chiedendomi di riaprire il Parco di Sant’Anna, il luogo in cui evidentemente era solito giocare vicino casa. Questo gesto mi ha sinceramente colpito, facendomi riflettere su quanto sia ancora più difficile osservare tutto quello che sta accadendo se si hanno gli occhi di un bambino“.
“Da genitore – prosegue Romizi – capisco quanto sia complesso far capire ai più piccoli che adesso c’è un piccolo mostro invisibile con cui combattere e che stare a casa è la strategia per vincerlo. Così come spiegare loro i motivi per i quali non possono giocare al parco, incontrare i loro amichetti, andare a scuola, vedere gli insegnanti o abbracciare i nonni”.
Quindi, il sindaco si rivolge direttamente ai piccoli perugini: “Cari bimbi, tutti stiamo lavorando con grande impegno affinché al più presto possiate ricominciare a giocare all’aria aperta e in sicurezza. Voi, meglio di chiunque altro, avete la grande capacità di usare le ali della fantasia, costruendo mondi fantastici e storie incredibili. Fate tesoro della vostra immaginazione e continuate ad allenarla, perché avremo bisogno anche delle vostre idee per rendere migliore e più giusta la nostra realtà“.