Le segreterie Regionali e Territoriali di Filctem, Flaei, Uiltec, chiedono alla Regione Umbria, viste le crescenti preoccupazioni che investono il settore elettrico nel nostro territorio, di rivedere o addirittura recedere dall’accordo quadro firmato con Enel, riguardante il futuro delle Centrali di Pietrafitta e Bastardo, “in quanto è evidente che oggi sono mutati gli scenari della produzione in Italia e il progetto Futur-e, promosso per l’impianto di Bastardo e i vecchi gruppi di Pietrafitta, di fatto certifica la smobilitazione del colosso energetico, senza generare un valore aggiunto per lo sviluppo del territorio e delle comunità locali”.
“Inoltre, – aggiungono – il nostro sistema di produzione, per effetto della dismissione di numerosi impianti di produzione, come osservato anche dal Ministro Calenda, ‘sta arrivando a un’area di rischio, se non diamo la visione di lungo periodo potremmo arrivare a una situazione in cui la produzione stabile non riesce più a garantire sicurezza’”.
Le scriventi Segreterie contrarie al progetto Futur-e promosso da Enel, che ha il solo scopo oggi di vendere i perimetri industriali delle centrali Umbre, chiedono con forza a Regione ed Enel, di replicare in Umbria un modello simile a quello intrapreso a Catania, dove grazie a un investimento di 100 milioni di euro, l’Innovation Lab, insieme alla fabbrica 3SUN ha realizzato un polo tecnologico siciliano di Enel, che a sua volta diventerà anche un campus votato all’innovazione e un acceleratore d’imprenditorialità giovanile destinato a stimolare la ricerca nel settore energetico.
“Siamo fortemente convinti che la presenza di Enel S.p.A. nel Comune di Gualdo Cattaneo e nella zona di Pietrafitta possa, oggi più che mai, rappresentare un nuovo comparto produttivo attraverso le società del gruppo Enel, che operano nel campo dell’innovazione tecnologica e della formazione, una grande occasione per il territorio di tutti i comuni coinvolti”.
Va immediatamente intrapreso – dicono ancora i sindacati di categoria – un nuovo percorso istituzionale e un nuovo piano negoziale, che anche alla luce delle indicazioni della SEN punti a realizzare insieme a Enel nei due siti umbri poli industriali/produttivi ad alta innovazione tecnologica e a forte sostenibilità ambientale, avendo in primis una visione strategica che rilanci l’occupazione di qualità, valorizzi le risorse esistenti e i vantaggi competitivi del territorio.
Filctem, Flaei, Uiltec credono che solo Enel, che ha storia, competenze e professionalità, sia in grado con i dovuti investimenti di rilanciare le aree industriali di Bastardo e Pietrafitta, sviluppando hub tecnologici e d’innovazione, in stretta sinergia con le varie aziende locali. La perdita della presenza di Enel segnerebbe l’ennesima sconfitta per chi amministra quei territori ed anche per la Regione alle prese con le sempre più crescenti e drammatiche vertenze territoriali.