Prendono piede in Umbria i “detersivi alla spina” e, a distanza di cinque mesi dalla loro comparsa, si valutano i primi risultati in termini di risparmi ambientali. Gli otto distributori attivati nella regione (di cui 5 nella provincia di Perugia e 3 in quella di Terni), da luglio a novembre, hanno consentito già di risparmiare 492 chilogrammi di plastica e 275 chilogrammi di cartone. Per non parlare dei vantaggi ottenuti in termini di minore energia consumata (21,16 MWh), di acqua (2,1 ml di litri) e di anidride carbonica (1.373 kg). I primi risultati registrati da Ecologos, società che ha fatto da conulente per questi progetti, parlano di 31.465 litri venduti, 23.517 flaconi venduti e 8.205 flaconi ricaricati.
Accanto infatti all'iniziativa dei distributori di detersivi alla spina, in Umbria ci si è già attivati per mettere in campo altri percorsi innovativi: l'installazione di fontanelle pubbliche di acqua frizzante (sono in partenza quelle di Foligno e Spoleto, mentre si sta lavorando agli accordi per quelle di Orvieto e Terni) e la collocazione di distributori di latte sfuso (rispetto ai quali sono in corso di definizione gli ultimi accordi per partire in modo operativo sul territorio).
Ma tornando ai detersivi alla spina, “il progetto ha riscosso un ottimo successo – ha fatto sapere l'assessore provinciale all'ambiente Sauro Cristofani – i dati di vendita sono molto incoraggianti: basti pensare che in un punto di Perugia alcuni prodotti hanno raggiunto il 10% del venduto dell'ipermercato nel settore detergenti”. Nel complesso in Umbria sono stati creati 8 punti di erogazione di detersivi alla spina, di cui 6 in provincia di Perugia, presso l'Ipercoop di Collestrada, l'Emisfero ed il Pam di Perugia, l'Eurospar di Città di Castello, il Famila di Gualdo Tadino ed il Pam di Gubbio.
“Il progetto in Umbria ci sta dando grandi soddisfazioni – hanno riferito i responsabili della società di consulenza – e stiamo mettendo a punto i tre obiettivi che ci eravamo posti: penetrare nella grande distribuzione, dar vita al sistema di fontanelle di acqua nelle pubbliche piazze e di distributori di latte alla spina”. Rispetto a questo ultimo punto sono state registrate manifestazioni di interesse da parte delle associazioni di categoria e dei comuni di Bastia Umbra, Città di Castello, Corciano, Giove, Gubbio e Todi.
Nel dibattito che si è sviluppato nel corso della prima Commissione consiliare della Provincia di Perugia di qualche giorno fa il consigliere Pd Vito Taticchi, che si è detto favorevole al progetto dei detersivi alla spina, ha fatto alcuni appunti, come per esempio il fatto che il consumatore venga scarsamente informato sull'elevata qualità del prodotto erogato o che il prezzo imposto non sia sempre concorrenziale rispetto ai prodotti tradizionali. Osservazioni queste che hanno trovato concorde Bruno Biagiotti (An), secondo il quale l'utente ha in mano pochi elementi per una completa valutazione del prodotto proposto. Paolo Borgioni (Pd) ha quindi suggerito di rendere più visibili i punti di erogazione all'interno dei centri commerciali e potenziare il sistema di promozione di questi prodotti. Per il consigliere del Prc Guido de Prisco invece quello che deve prevalere su tutto è la consapevolezza dei vantaggi che si hanno riducendo i rifiuti alla fonte. A suo avviso bisognerebbe spingerci oltre, stipulando degli accordi con le industrie per modificare i sistemi di confezionamento. Lorenzo Delle Grotti (Ps) ha invece posto l'attenzione sul carico inquinante che in generale i detersivi possiedono, mentre Palmiero Bruscia (Pd) ha fatto un accenno all'utilità di introdurre i “pannolini lavabili”. Suggerimenti utili per migliorare il servizio ed accrescerne la fruibilità da parte degli utenti.
